LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-08-24

PANORAMA POLITICO
La piazza chiama gli amministratori

RUMOROSA e colorita la manifestazione di protesta al palazzo comunale contro l’adozione della tassa di soggiorno. Una sessantina gli operatori turistici, per lo più gestori di strutture agrituristiche, che si sono dati convegno invitando a gran voce il sindaco o qualche assessore ad ascoltare le proprie richieste. Stranamente non si sono uniti alla protesta i rappresentanti delle associazioni di categoria ad eccezione dell’Agriturist e della Coldiretti. Tutto inutile. Nessuno ha ritenuto opportuno accogliere l’invito. Né il sindaco Lidia Bai che peraltro era assente per l’intera mattinata, neppure gli assessori Flavio Zazzeri, Giacomo Michelini e Daniele Morandi, che evidentemente hanno preferito starsene chiusi nei propri uffici mentre fuori la protesta aumentava sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine.
TANTI I CARTELLI: «Love the tourists no tax», «Con la tassa di soggiorno il turismo si riduce all’osso», «Basta gabelle», «Sindaco vieni giù la tassa la paghi tu», «Meno tasse più lavoro», «Pressione fiscale al massimo», «Tasse e multe, si fa così il turismo a Massa?», «Quando l’ingiustizia diventa legge la resistenza diventa dovere», accompagnati dai soliti slogan con cui si chiedevano a gran voce le dimissioni dell’assessore al turismo Flavio Zazzeri. E’ questa la seconda volta in oltre sessant’anni di amministrazione di sinistra che a Massa Marittima la gente scende in piazza a gran voce. La precedente l’anno scorso per l’utilizzo dello stadio comunale, adesso contro la politica tariffaria praticata dal Comune: addizionale comunale raddoppiata e aliquota Imu della seconda casa portata alla quota massima, e in particolare l’adozione della tassa di soggiorno presa, a giudizio dei manifestanti, senza il coinvolgimento delle parti interessate e per di più comunicata solo due giorni prima dell’inizio della stagione turistica quando ormai tutti i contratti sia con le agenzie del settore che con i singoli privati erano già stati da tempo stipulati.
«NON CREDIAMO minimamente che questi soldi servano a sviluppare il turismo — hanno scritto in un documento diffuso — bensì saranno usati per mantenere in vita apparati mal funzionanti come il consorzio pubblico-privato Amatur di cui il Comune è socio di maggioranza».

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