CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2012-08-15

ECONOMIA
Residenti in frenata La Maremma cresce un po’ più piano

di Stefano Straccali

GROSSETO – La Maremma cresce un po’ più piano. Almeno a livello di popolazione. Dopo anni di boom, talvolta persino accentuato, nel 2011 l’impennata della demografia, in corso praticamente da un decennio, è stata meno impetuosa. In dodici mesi la popolazione residente in provincia di Grosseto è salita di 408 unità: meno della metà dei nuovi residenti messi a contabilità nel 2010, un terzo della “lievitazione” del 2009. Se sarà un dato accidentale o invece l’inizio (ormai in corso) di una nuova curva nel grafico demografico territoriale, sarà solo il futuro a dirlo. Per il momento, comunque, la cruda analisi dei dati non può che evidenziare come la frenata a livello territoriale dipenda essenzialmente dal capoluogo. Grosseto resta infatti il comune traino, con + 333 residenti sui + 408 complessivi della provincia, ma conferma la decelerazione iniziata nel 2007. Nel giro di un lustro si è passati da un incremento annuo di 1.399 abitanti ai 333 in più registrati nel 2011, con una discesa lenta, ma costante. Probabilmente inevitabile, da un lato, se si considera che il capoluogo è passato, in un decennio, dai 71.142 abitanti di inizio 2002 agli oltre 82mila attuali. Una crescita mostruosa e in alcune fasi per certi versi preoccupante, che nel periodo di picco ha raggiunto una media di 3 residenti in più al giorno, conducendo il principale comune della provincia al record di abitanti e costringendo chi lo governa a riflettere sulle strategie per il futuro su tutti i fronti, compresi i servizi. Situazione simile anche nella seconda città della provincia: a Follonica, infatti, la popolazione si è livellata passando in dodici mesi da 22.113 a 22.085 unità. Un calo fisiologico, probabilmente, ma l’altra lettura può essere quella di un centro urbano ormai gonfiato fino al limite e nel quale, come a Grosseto, le politiche di conversione dell’edificato esistente sono forse più importanti di quelle legate alla costruzione in nuove aree. Curioso che anche il terzo centro del territorio, Orbetello, registri il segno meno, perdendo 61 residenti (è il dato peggiore di tutti e 28 i comuni), mentre Monte Argentario, quarto per numero di abitanti, supera quota 13mila assestandosi a 13.037 cittadini (+40). Se a Grosseto e Follonica la frenata insomma per certi aspetti può essere considerata una “benedizione”, in altre zone del territorio è invece l’ennesimo sintomo di un quadro sempre più difficile. Il riferimento è principalmente all’Amiata, dove anche lo scorso anno la maggioranza dei comuni ha continuato la lenta emorragia di residenti. E’ il caso di Castel del Piano (20 abitanti in meno), Castell’Azzara (-17), Cinigiano (-3), Roccalbegna (-20) e Semproniano (-21). Fanno eccezione Santa Fiora, unica realtà provinciale dal dato invariato, Arcidosso (+33) e soprattutto Seggiano, che con il + 28 torna sopra quota mille, passando da 998 a 1.026 residenti. Curioso che 22 iscritti, nel piccolo comune, si siano registrati solamente nel mese di novembre. Tra gli altri comuni salgono Civitella Paganico (+35), Gavorrano (+23), Massa Marittima (+18) e soprattutto Scarlino (+48): è l’indice che dai centri principali ci si sposta sempre più frequentemente nei paesi vicini, dove c’è meno stress urbano e dove magari si può acquistare casa a prezzi più contenuti? Sembra sottostare a questi requisiti anche Scansano (+38), mentre sulle Colline Metallifere guadagnano abitanti Monterotondo, con un +20 per certi versi sorprendente, e Montieri (+4), mentre al contrario scendono i residenti a Roccastrada (-30). Da analizzare forse più approfonditamente la situazione nell’area del tufo: -30 a Sorano, -33 a Pitigliano, mentre sulle colline del Fiora tiene botta Manciano. In generale, comunque, la differenza nel 2011 l’ha fatta il numero in diminuzione degli iscritti, persone cioè che hanno preso la residenza in un comune della provincia provenendo da fuori: sono stati 1.373, mentre in certi anni si sono superate anche le duemila unità. Anche perché compensare il saldo naturale è sempre più difficile: lo scorso anno ci sono stati 975 decessi in più delle nascite.

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