Lista Civica “Massa Comune”
BREVE NOTA SULL’AREA DEL “MAGRONE”
allegata al verbale del Consiglio Comunale del 7 Agosto 2012
L’area in oggetto ha almeno cinque elementi critici alcuni dei quali necessari di indagine prima di ritenerla idonea per un insediamento artigiano/commerciale e procedere solo dopo alla sua eventuale acquisizione.
Aspetti di opportunità
La posizione di Massa Comune in merito all’opportunità della scelta di un’area lontana del centro cittadino è già stata chiarita più volte. Un’area commerciale e/o artigianale prevede la presenza di posti di lavoro e da parte degli operatori l’esigenza di insediarsi abitativamente in prossimità del posto di lavoro. La scelta dell’area del Magrone e non Ghirlanda o l’ampliamento dell’attuale Zona industriale di Valpiana (dopo aver risolto a dovere il problema del rischio idrogeologico) inevitabilmente finirà per favorire insediamenti su Follonica anziché su Massa con l’aggravamento della già drammatica situazione socio-economica del nostro territorio.
Aspetto economico
Riteniamo assolutamente sovrastimato il costo complessivo del terreno che, come indicato nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2012-2015, risulta essere di 2.000.000 di euro [duemilioni/00]; è lo stesso assessore Morandi a ribadire che si tratta di terreni di scarso valore. Chiediamo di conoscere l’entità economica delle opere di urbanizzazione necessarie. E’ nostro preciso convincimento che, vista l’entità dell’investimento, si proceda preliminarmente alla valutazione del ritorno economico, del tempo di ammortamento e della definizione del panorama delle richieste (già acquisite o di presunta acquisizione). Riteniamo questa operazione indispensabile dato che gli oneri verranno scaricati pesantemente sul bilancio con il conseguente impatto sull’economia delle famiglie massetane.
Aspetti archeologici
Nell’area sono presenti resti di caverne paleolitiche censite da eminenti studiosi in materia che ne hanno rilevato l’esistenza lungo il torrente Rigattaie. Nel periodo Etrusco il territorio in oggetto è stato interessato da insediamenti sotto il dominio di Vetulonia e resti oggettivi (monete, monili, ecc) sono stati rinvenuti fin dalla costruzione della strada Massa Marittima Follonica; alcuni tra i reperti più importanti sono da considerare il così detto “Ercole Callinico” e la stele neolitica rinvenuta a Vado all’Arancio.
Scontato, quindi, che durante i lavori di scavo ci si imbatta in reperti archeologici tali da bloccare qualunque ulteriore iniziativa.
L’insediamento, inoltre, come chiaramente espresso dalla Soprintendenza con la nota prot.11545 del 11.07.2012 è in palese contrasto con la “carta dei Principi” del Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere di cui il nostro Comune fa parte.
Inoltre, come si evince dal Master Plan, l’itinerario “del Ferro” attraverserebbe la nuova zona industriale del Magrone.
Aspetti geologici
Dal punto di vista geologico, l’area è caratterizzata dall’alternarsi di travertino neoformato e/o cavità o terreni incoerenti; ne deriva quindi che la portanza del terreno stesso può risultare scadente ed implicante quindi della realizzazione di palificate a maglia stretta per edificare le strutture in elevazione. A questo si aggiunga la normativa antisismica che rende ancor maggiore il carico unitario sul terreno con, inoltre, fatto non marginale, un aggravio di costi tali da poterne rendere economicamente svantaggioso l’insediamento. E’ necessario quindi effettuare verifiche di portanza del terreno stesso per stabilirne l’idoneità alla destinazione prevista.
Aspetti ambientali
Nell’area è stato realizzato ed esercito per lungo periodo l’impianto di combustione rifiuti e successivamente il sito per la raccolta e stoccaggio. L’inceneritore funzionante a scarico libero è stato affiancato in un secondo momento dal forno per la combustione dei rifiuti ospedalieri per l’intera Toscana; quest’ultimo impianto seppur realizzato di fatto non è mai entrato in esercizio. I rifiuti ospedalieri comunque sono affluiti dalle realtà regionali all’impianto di Valpiana; sarebbe interessante conoscere la loro destinazione. Sono stati combusti nell’impianto non realizzato allo scopo o hanno avuto altro trattamento? In quale sito sono state smaltite le ceneri prodotte? E’ indispensabile, a nostro giudizio, campionare il terreno fino alla profondità di almeno cinque metri e procedere ad analisi mirate atte a qualificarne la composizione ed escludere la presenza di rifiuti speciali o nocivi a diverse profondità oltre alla possibilità di inquinamento delle falde acquifere. Escludere inoltre così, l’eventuale onere della bonifica delle aree da parte del Comune qualora il reperimento di elementi inquinanti si verificasse in corso delle opere; riflesso economico, quest’ultimo, che finirebbe nuovamente a carico dei cittadini massetani. Riteniamo quindi che, preliminarmente alla decisione circa l’utilizzazione dell’area, si proceda ad ogni verifica tesa ad escludere presenza di rifiuti interrati.
Massa Marittima, 07/08/2012