LA NAZIONE

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP

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2012-08-08

 ECONOMIA

Il Magrone sarà area industriale Inutile la lotta strenua di Mazzei

 

FUMATA BIANCA, dopo tanto, per la realizzazione dell’area industriale nella zona del Magrone, a sud di Valpiana, destinata ad affiancare l’altra da anni in funzione che non dispone più di spazi per accogliere nuovi insediamenti produttivi. Dopo due sedute andate a vuoto per mancanza di numero legale, la prima a causa dell’opposizione, la seconda della maggioranza stessa, ieri mattina la pratica Magrone è così giunta al capolinea. Approvazione avvenuta ovviamente a maggioranza con i soli voti favorevoli dei rappresentanti della coalizione di Massa Democratica e con quello contrario di Francesco Mazzei della lista civica Massa Comune, fra l’altro unico esponente dell’opposizione presente in aula. E’ stata una seduta del tutto particolare, svolta senza tanti preamboli e in un clima surreale che in un certo senso rispecchiava la tensione esistente in aula alla luce di quanto accaduto preliminarmente, vissuta sull’ennesimo attacco frontale targato Massa Comune concentrato in cinque aspetti critici sui quali è stata invano sollecitata la necessità di «almeno ad indagare a fondo prima di prendere una qualsiasi decisione».

«ASPETTI di opportunità riguardanti la scelta del Magrone — ha sottolineato Mazzei — troppo distante dal centro cittadino con il risultato di favorire insediamenti su Follonica anziché su Massa, aspetti economici determinati dall’eccessivo costo del terreno (due milioni) con ulteriori aggravi per i contribuenti, aspetti archeologici peraltro rilevati dalla stessa Soprintendenza, dettati dalla vicinanza con resti di caverne paleolitiche che in passato hanno portato alla scoperta di importanti reperti finendo per contrastare con la Carta dei Principi del Parco delle Colline, aspetti connessi alla morfologia geologica dell’area, ricca di alternarsi di travertino neoformato con cavità o terreni incoerenti che renderebbero difficoltosa la realizzazione di palificate a maglia stretta per edificare le strutture in elevazione».

INFINE l’aspetto ambientale, una «bomba» all’improvviso lanciata da Mazzei, che ha ricordato l’attività svolta per alcuni decenni dal vicino inceneritore dotato, tra l’altro, di un forno per la combustione dei rifiuti ospedalieri di tutta la Toscana mai però entrato in esercizio. «Allora dove sono andati a finire? — ha chiesto Mazzei — hanno avuto qualche altro trattamento? In quale sito sono state smaltite le ceneri prodotte? Bisognerà senz’altro effettuare un campionamento del terreno fino almeno alla profondità di cinque metri con relative analisi atte a escludere la presenza di rifiuti speciali o nocivi a diverse profondità con la possibilità di inquinamento delle falde acquifere».

TUTTO VANO. I numeri parlano a favore della maggioranza che, nel più assoluto silenzio, si è limitata ad alzare la mano per dire si alla delibera facendo pendere l’ago della bilancia dalla parte del Magrone.

2 Commenti a “Il Magrone sarà area industriale Inutile la lotta strenua di Mazzei”

  • Massimo Grisanti says:

    Vuol dire che il Comune ha aperto le porte alla possibilità che qualcun altro vagli le doglianze della Lista Civica.

  • Roberto Ovi says:

    Vedo che oggi su La Nazione siete stati criticati per la vostra posizione a favore della zona PIP nella zona di Ghirlanda dal vostro collega di verosimile opposizione, nonchè segretario regionale del PRI, Luca Santini.
    Io invece la trovo un’idea eccellente, tantopiù che, ad esempio, L’AREA EX FERROVIA MASSA FOLLONICA ED I RELATIVI IMMOBILI, E SIAMO IN GRADO DI POTERLO DIMOSTRARE, E’ ANCORA DI PROPRIETA’ DELLO STATO.
    SIAMO ANCHE IN GRADO DI POTER DIMOSTRARE CHE PER UNA CIFRA DI POCO SUPERIORE AI 900 MILA EURO E’ POSSIBILE ACQUISTARLA DALL’AGENZIA DEL DEMANIO.
    Sarebbe davvero un bel successo, ed anche un bel risparmio per il Comune rispetto ai circa 2 milioni di Euro che la nostra ammnistrazione, con i soldi dei contribuenti, dovrebbe sborsare per acquisire l’area del Magrone dal suo legittimo proprietario.
    E poi, in fondo, di cosa si lamenta Luca Santini. L’area del Magrone è stata individuata come area per gli insediamenti produttivi dal Regolamento Urbanistico, approvato a maggioranza con i voti del centro sinistra e l’astensione del gruppo PRI – Forza Italia.
    A questo proposito, mi viene a mente una famosa battuta di zio Giulio

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