LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-08-07

AMBIENTE
«Massa e Follonica a secco se non piove»

E’ PREOCCUPATO. Ma Claudio Ceroni, presidente di Acquedotto del Fiora, il problema idrico lo sta affrontando seriamente ormai da un paio di anni anche perché in Maremma le crisi idriche sono diventate all’ordine del giorno. E se da una parte la provincia di Siena, che attinge alle riserve idriche che arrivano dal Monte Amiata e da Santa Fiora in principal modo, rischia di vedere qualche rubinetto a secco, in Maremma le cose vanno decisamente meglio. «Per il momento la nostra criticità riguarda qualche piccolo centro dell’entroterra, tipo Elmo di Sorano, dove di notte viene tolta l’acqua — inizia il presidente Claudio Ceroni — per il resto è tutto sotto controllo. Anche a Grosseto e all’Argentario, per il momento, la situazione è abbastanza sotto controllo». E’ sul futuro che il presidente Claudio Ceroni rimane più sulle sue: «A volte penso come potrebbero essere gli ultimi giorni di agosto se non dovesse piovere in questi giorni. Soprattutto nella parte Nord della provincia». E’ la zona di Follonica e Massa Marittima,infatti, quella più a rischio di razionamento: «C’è stata una forte riduzione di 100 litri al secondo dalla sorgente del Fiora che sono 600 adesso rispetto ai 700 di qualche mese fa — ha proseguito il presidente — e pozzi di Muccaia che alimentavano Massa Marittima sono ridotti all’osso. E’ proprio per quel motivo che abbiamo iniziato a prendere acqua dal lago Bicocchi che però, in questo periodo, si sta inesorabilmente svuotando». Ceroni, però, però, sa come ovviare anche all’ennesima emergenza: «Pompando l’acqua del Pecora nel lago Bicocchi le cose dovrebbero migliorare. Ma abbiamo bisogno dell’autorizzazione della Provincia». Poi fa il punto della situazione: «Grazie ai lavori effettuati all’Argentario adesso risparmiamo 40 litri al secondo, ovvero circa 20mila persone che non rimarranno senz’acqua. Ma questa non possiamo più chiamarla emergenza, ormai queste crisi idriche dovute ai cambiamenti climatici sono facilmente programmabili». Poi la stoccata alle istituzioni: «Servono degli invasi per accumulare l’acqua quando c’è – dice –. Acquedotto del Fiora distribuisce l’acqua non la fabbrica quindi, prima di programmare grossi interventi urbanistici, sarebbe meglio pensarci».

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