IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-08-03

Sanità
L’Asl 9 querela l’ordine dei farmacisti Esposto e controesposto sulla distribuzione diretta dei medicinali e dei presidi: «Ci lanciano accuse infondate»

LO SCONTRO»ALTA TENSIONE

DANILO ZUCCHERELLI Il nuovo sistema consentirebbe ai malati cronici di farsi autorizzare e fare il ritiro in ogni angolo del territorio

di Guido Fiorini GROSSETO Ormai è guerra aperta fra Asl 9 e farmacisti sulla distribuzione diretta dei medicinali negli ospedali e dei presidi per i pazienti cronici. Nei giorni scorsi l’ordine dei farmacisti ha presentato un esposto alla Procura e ai Nas ipotizzando irregolarità nelle scelte fatte dall’Asl per la distribuzione. E, in risposta, l’Asl 9 ha messo tutto in mano al proprio ufficio legale che sta preparando un controesposto e anche una querela per diffamazione. «La nostra organizzazione di erogazione diretta dei farmaci – ci spiegano il direttore sanitario Danilo Zuccherelli e il responsabile delle politiche del farmaco, Fabio Lena – è analoga a quella di tutte le altre aziende della Regione ed è conforme alla legge. Abbiamo anche assunto altri sei farmacisti. L’ordine ci accusa senza conoscere tutte le norme: ce ne sono oltre venti che danno ragione a noi e le leggi che regolano la distribuzione diretta sono diverse. Non possiamo accettare che si lancino accuse infondate, per questo abbiamo deciso di tutelarci». A contestare la nuova organizzazione di distribuzione diretta dei farmaci sono le farmacie private che non vogliono aderire al protocollo informatizzato “web care”. Mentre le farmacie comunali si sono già adeguate alla normativa regionale. Curioso, in questo contesto, che il presidente dell’ordine, Alfredo Discepoli, sia direttore proprio di una farmacia comunale, quella di Gorarella. «Bisogna esser chiari – spiegano ancora Zuccherelli e Lena –: le farmacie convenzionate sono preposte alla vendita dei medicinali, mentre le strutture farmaceutiche della Asl non sono preposta alla vendita, ma all’erogazione di farmaci e dispositivi medici. Va anche considerato che ci sono medicinali che possiamo erogare soltanto noi». Al di là dello scontro con le carte bollate, il problema si rovescia soprattutto sui cittadini con malattie croniche, quindicimila in Provincia, di cui la metà sono i diabetici. Con il nuovo sistema potrebbero, infatti, ritirare i presidi (e farsi autorizzare al ritiro, con trasmissione dei moduli per via telematica)in tutte le farmacie sul territorio mentre, dal primo settembre, lo potranno fare solo negli ospedali e nelle comunali, presenti solo a Grosseto, Follonica e Massa Marittima. E proprio l’associazione dei diabetici di Grosseto, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera a tutti i sindaci della Maremma per chiedere, in qualità di autorità sanitaria, di intercedere nei confronti delle farmacie private. «L’Asl di Grosseto – scrive il presidente dei diabetici, Mario Castori ai 28 sindaci – per rendere più agevole la distribuzione dei presidi ha impostato un servizio informatizzato che consentirebbe a ogni malato di andare direttamente in ogni farmacia del territorio senza passaggi intermedi. Ci sono accordi regionali in questo senso, ma al momento aderiscono all’applicativo “web care” solo le farmacie comunali mentre i farmacisti privati, per motivi incomprensibili, non intendono dare avvio alla procedura. Dal primo settembre avremo un notevole disagio, per cui chiediamo ai sindaci di adoperarsi per rimuovere questo ingiustificato e pretestuoso atteggiamento». Anche l’Asl chiede ai farmacisti di rivedere le proprie posizioni. «Ci auguriamo – concludono Zuccherelli e Lena – che alla fine si arrivi a un accordo che vada incontro ai cittadini. E che comunque porterà clientela nelle farmacie private».

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