LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-07-26
PANORAMA POLITICO
‘La tassa di soggiorno resta’ Confronto con gli operatori E si accende la discussione nelle sale comunali
di GIANFRANCO BENI LA TASSA di soggiorno non si tocca. Possono essere apportati solamente alcuni aggiustamenti rispetto al regolamento di adozione, ma rimane un punto fermo su cui l’amministrazione comunale di Massa Marittima non deroga anche perché, assieme all’Imu e all’addizionale Irpef, fa parte di quegli interventi atti a fronteggiare le riduzioni delle risorse che dovevano arrivare da Governo e Regione. Questo l’esito del faccia a faccia pomeridiano fra il sindaco Lidia Bai e l’assessore al turismo Flavio Zazzeri e una nutrita rappresentanza di operatori del settore turistico ricettivo. Questi ultimi pur definendola «tassa iniqua e ingiusta, per di più comunicata in ritardo rispetto ai tempi di applicazione», hanno però lanciato la singolare proposta di farsi carico loro stessi degli importi da pagare escludendo almeno per quest’anno i clienti giustamente ignari al momento di stipulare i contratti di esser soggetti al versamento della nuova imposta giornaliera. Ne è seguita una discussione lunga e accesa con gli operatori, una sessantina in tutto, che alla fine si sono dichiarati «delusi anche per la mancanza di risposte ai quesiti più volte avanzati ai responsabili comunali. Noi volevamo il dialogo, ma quasi sempre abbiamo trovato la porta chiusa, si pensava che la giunta municipale cercasse quel consenso che invece non è stato possibile raggiungere nei tempi e nei modi opportuni». Da qui le proposte, apparse singolari. «Nessuno — è stato ripetuto — si vuol tirare indietro, la tassa di soggiorno con un introito ipotizzato in 50.000 euro è ormai parte integrante del bilancio preventivo, nessuno intende danneggiare il Comune, soltanto chiediamo che venga eliminata la complessa burocrazia che ognuno di noi deve applicare per riscuotere e versare la tassa». Togliere quindi l’obbligo dell’utilizzo dei mezzi telematici (fra l’altro in diverse zone ove sorgono gli agriturismi l’Adsl è sempre un miraggio), ricorrendo a ricevute scritte manualmente su blocchetti messi a disposizione dal Comune stesso e accettare che siano gli stessi operatori a pagare di persona alla fine della stagione sulla base delle presenze ricevute nelle rispettive strutture garantendo comunque il raggiungimento del tetto delle 50.000 euro. Proposta questa che però non ha trovato terreno fertile nel giudizio del sindaco che l’ha ritenuta «priva di fondamento e di legittimità e quindi osservabile con tutte le conseguenze del caso dalla Corte dei Conti». Dal canto suo la Bai ha promesso di fare una ulteriore verifica con i funzionari addetti prima di dare una risposta alle associazioni di categoria. L’unica certezza dovrebbe essere almeno per quest’anno l’applicazione della tassa solo per agosto e settembre.