LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-07-20
PANORAMA POLITICO
Contro la «casta» c’è chi non può firmare
UNA RACCOLTA firme così silenziosa non si era mai avuta. Alzi la mano chi è al corrente del fatto che dal 19 maggio fino al 26 luglio si raccolgono le firme per richiedere il «referendum contro la Casta». Nella provincia di Grosseto, così come in tutta Italia, restano ancora sei giorni per poter firmare la proposta di referendum promossa da Unione Popolare. La raccolta firme è scattata il 19 aprile con il deposito del quesito alla Corte di Cassazione: un’iniziativa taglia stipendi parlamentari relativa all’abrogazione dell’articolo 2 della legge 31 ottobre 1965, numero 1261, concernente la determinazionedell’indennità spettante ai membri del Parlamento italiano che ha un costo di circa 48.000 euro all’anno per ogni parlamentare. Con l’abrogazione della disposizione (art. 2 della legge 1265, n. 1261) ai Parlamentari non verrà più corrisposta la diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Questa norma infatti prevede un «rimborso spese» in cifra fissa uguale per tutti e senza l’obbligo di dimostrarne l’effettiva spesa. La seconda proposta referendaria, invece, riguarda l’abrogazione dei rimborsi elettorali in occasione di elezioni Politiche, Europee o Regionali che rischiano di configurarsi come un escamotage al finanziamento pubblico ai partiti politici. Restano sei giorni per raggiungere le 500.000 firme necessarie per richiedere il referendum ma a Grosseto la notizia si è sparsa solamente nelle ultime settimane, e sopratutto grazie al web. In questi giorni valanghe di cittadini maremmani si sono recati nel proprio comune di appartenenza per firmare la richiesta di referendum, con non poche difficoltà. Dei 28 comuni della provincia di Grosseto infatti, ben 5 non hanno ricevuto la documentazione necessaria per raccogliere le firme dal comitato promotore. Si tratta di Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Arcidosso, Campagnatico e Pitigliano. A Cinigiano invece sarà possibile andare a firmare da martedì (solo per due giorni); intoppo anche a Seggiano, dove l’Ufficio Anagrafe è in ferie e riaprirà lunedì. Sette comuni che non hanno avuto la possibilità di firmare. Circa 30.000 persone che quindi, fino ad oggi, non hanno potuto sottoscrivere a favore del referendum. Ma i rallentamenti non sono finiti. Visto come la modulistica ricevuta per raccogliere le firme in molti ufficio comunali è andata via come il pane e c’è stato più di un problema per averne nuova. Se nei comuni non fossero disponibili i moduli è possibile però farli scaricare dal Comune stesso all’indirizzo internet http://www.unionepopolare.eu/attachments/article/283/modulofirme.pdf , stampare e far vidimare.