IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-07-17
PANORAMA POLITICO
Pollai abusivi, il Comune confisca
MASSAMARITTIMA Tre anni di battaglie, in cui l’ha sempre spuntata il Comune di Massa Marittima, il quale alla fine si ritrova proprietario… di pollai e box per gli attrezzi. Oggetto del contendere alcune opere costruite abusivamente. Arrivato l’ordine di demolizione, il proprietario ha fatto ricorso al Tar e al Consiglio di Stato: sconfitto in ogni sede di giudizio, ha lasciate intatte quelle opere. E ora, scaduti tutti i termini, il Comune ne è entrato in possesso. Tre pollai, un prefabbricato e un box per gli attrezzi in lamiera, più qualche tubatura fatiscente. Sono queste le opere abusive, costruite dal proprietario nella zona di Valpiana. Parliamo di qualche decina di metri quadrati, sparsi qua e là in quest’aree di sedime. La prima segnalazione agli uffici comunali risale all’autunno 2009. È datata al novembre di quell’anno, infatti, la prima ordinanza con cui veniva obbligato il proprietario a demolire le strutture entro 90 giorni. Ma anziché ricorrere al mazzolo, il cittadino ricorre al Tar, chiedendo la sospensione dell’ingiunzione. Il tribunale gliela nega e subito parte il ricorso al Consiglio di Stato. Siamo nel 2010. La sentenza del Tar arriva l’anno seguente, nel 2011, e parla chiaro: respinto il ricorso e obbligo delle spese di giudizio. Ma il proprietario non accetta (o quanto meno non rispetta) gli esiti della sconfitta e risponde picche a due ingiunzioni: quella di pagamento, per un totale di quasi 5mila euro, e quella di demolizione delle opere abusive, ri-emessa a novembre 2011, due anni dopo esatti. Scadono di nuovo i 90 giorni di tempo per rispettare l’obbligo e così, ad aprile, il Comune manda la municipale a fare un sopralluogo. Niente: pollai, prefabbricati e box sono ancora lì. Passa un mese e il 25 maggio scorso i tecnici tornano nell’area incriminata, accertando per l’ennesima volta che nulla di quel che era stato ordinato è stato eseguito. Il Comune dice basta. «Tale accertamento – si legge negli atti dell’amministrazione – costituisce titolo per l’acquisizione di diritto gratuita in proprietà al patrimonio comunale, l’immissione nel possesso e per la trascinazione gratuita nei registri immobiliari delle aree di sedime». In poche parole: pollai, prefabbricato e box, tutto, è ora di proprietà del Comune. Cosa mai se ne potrà fare, questa è un’altra questione.