LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2012-07-11
ECONOMIA
I DATI I NUOVI BALZELLI FANNO CHIUDERE PIU’ DITTE DI QUELLE CHE APRONO Aliquote Imu e «dazio» sul soggiorno Incremento fiscale del 20% per le imprese
LI CHIAMANO «nodi critici». Sono quelli dello sviluppo dell’artigianato (bassi investimenti, dipendenza dal mercato locale, insufficiente diversificazione produttiva) che è più lento di una lumaca. Le stime in Maremma parlano chiaro: nel comune capoluogo le imprese artigiane potrebbero pagare, limitatamente ai laboratori, tra 1,7 e 1,9 milioni) dal 53 al 74% in più di quanto pagato con l’Ici. Ma è l’Imu e i suoi parametri che sono entrati di prepotenza nelle tasche degli artigiani. Soprattutto a Grosseto dove l’assessore al bilancioPaolo Borghi ha comunque assicurato che una parte di compensazione dell’aggravio fiscale nato dall’aliquota, verrà scontato dalla bolletta della Tarsu, anche se poi ha palesato il rischio di introduzione dell’addizionale Irpef. Tasse, quindi. Che se escono fuori dalla porta, paiono rientrare dalla finestra. Balzelli che sono anche la causa della chiusura (50 in più di quelle che nascono) di molte imprese artigiane.
NON SONO poi da sottovalutare l’imposta di soggiorno, una tassa che penalizza al tempo stesso imprese e offerta turistica. Massa Marittima, Scarlino e Follonica hanno già deliberato da un minimo di un euro e 50 a un massimo di 3 euro a persona tra giugno e settembre e il discutibile aumento della Rc auto, sembra che la motivazione sia l’esenzione dal pagamento dei passi carrabili per quelle attività agricole che già pagano l’Imu ridotta (dal 12,5 al 16% decretato dall’Amministrazione provinciale). Rete Imprese Italia punta il dito anche sulle tasse e la burocrazia.