Non posso che confermare il mio personale dispiacere per una siffatta conclusione della “battaglia” portata avanti dalla Lista Civica, stoppata in maniera invereconda dal TAR Toscana.
Ragazzi lo so che vi dispiace, che avreste voluto continuare la vostra battaglia e che vi sentite defraudati della vostra sete di giustizia ma non potevate proprio trascurare di fare una valutazione economica sul vostro ipotetico appello al Consiglio di Stato.
Ci vogliono tanti, troppi soldi e la gente, i cosiddetti simpatizzanti, si volatilizzano quando si parla di denaro. Compresi quei due imprenditori (uno dei quali di sinistra) che hanno partecipato alle vostre riunioni, tanto delusi ed amareggiati da alcune decisioni assunte dall’amministrazione su alcuni loro progetti, che vi avevano promesso di compartecipare ai costi del ricorso al Consiglio di Stato in modo convinto ed entusiasta.
Anche loro, nonostante le loro belle parole ed il loro desiderio di rivalsa nei confronti di qualcuno (ricorderete le loro affermazioni assai “colorite”), hanno le “tagliole” in tasca.
Vuol dire che ci meritano chi ci comanda.
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono “Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera”.
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.
.
Non sono credente ma l’atto di penitenza della chiesa cristiana mi ha sempre affascinato
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Come si fa l’esame di coscienza?
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L’esame di coscienza si fa col richiamare diligentemente alla memoria, innanzi a Dio, tutti i peccati commessi, mai confessati, in pensieri, parole, opere e omissioni, contro i comandamenti di Dio e della Chiesa, e gli obblighi del proprio stato.
Il nostro assessore Morandi si crede un drammaturgo degno di Moravia, marito di Morante… Come diceva l’esimio Oscar Wilde “Vi è una sola cosa peggiore dell’ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male.“
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Non posso che confermare il mio personale dispiacere per una siffatta conclusione della “battaglia” portata avanti dalla Lista Civica, stoppata in maniera invereconda dal TAR Toscana.
Quando parla Spadini mi sembra di vedere Maurizio Gasparri.
Invece quando parla Morandi non si capisce se invecchi la pelle come il suo sigaro, o secchi le palle con la sua dialettica.
Ragazzi lo so che vi dispiace, che avreste voluto continuare la vostra battaglia e che vi sentite defraudati della vostra sete di giustizia ma non potevate proprio trascurare di fare una valutazione economica sul vostro ipotetico appello al Consiglio di Stato.
Ci vogliono tanti, troppi soldi e la gente, i cosiddetti simpatizzanti, si volatilizzano quando si parla di denaro. Compresi quei due imprenditori (uno dei quali di sinistra) che hanno partecipato alle vostre riunioni, tanto delusi ed amareggiati da alcune decisioni assunte dall’amministrazione su alcuni loro progetti, che vi avevano promesso di compartecipare ai costi del ricorso al Consiglio di Stato in modo convinto ed entusiasta.
Anche loro, nonostante le loro belle parole ed il loro desiderio di rivalsa nei confronti di qualcuno (ricorderete le loro affermazioni assai “colorite”), hanno le “tagliole” in tasca.
Vuol dire che ci meritano chi ci comanda.
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono “Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera”.
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.
Francesco De Gregori
http://www.youtube.com/watch?v=mZaBL_JSLWQ
Album: Scacchi e Tarocchi
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Non sono credente ma l’atto di penitenza della chiesa cristiana mi ha sempre affascinato
.
Come si fa l’esame di coscienza?
.
L’esame di coscienza si fa col richiamare diligentemente alla memoria, innanzi a Dio, tutti i peccati commessi, mai confessati, in pensieri, parole, opere e omissioni, contro i comandamenti di Dio e della Chiesa, e gli obblighi del proprio stato.
Il nostro assessore Morandi si crede un drammaturgo degno di Moravia, marito di Morante… Come diceva l’esimio Oscar Wilde “Vi è una sola cosa peggiore dell’ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male.“