IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-07-05
TURISMO
«Due euro contro i turisti» La Coldiretti non ci sta
GROSSETO Non stiamo parlando di un versamento di cinque euro (uno a stella) a notte, come accade da tempo ormai negli alberghi di Firenze. Ma di un comunque antipatico balzello: 2 euro a notte da far pagare ai turisti anche negli agriturismo di quei comuni maremmani che hanno aderito alla tassa di soggiorno, ovvero Follonica, Massa Marittima e Scarlino. Anche gli ecologici gestori di agriturismi dovranno attenersi alla nuova disposizione, ma le proteste delle varie associazioni stanno già spingendo gli enti, Coldiretti su tutti, a parlare di possibili casi di “disobbedienza fiscale”. «È una questione di buon senso e anche di galateo: come invitare qualcuno a cena per poi presentargli il conto». Così esordisce il presidente di coldiretti, Francesco Viaggi – Dedichiamo tempo e denaro nella promozione delle nostre strutture e poi che si fa?… Presentiamo il conto ai nostri ospiti conquistati con tanta fatica nel sempre più concorrenziale mercato del turismo internazionale?». In realtà è doppio il conto da presentare a un qualsiasi cliente dei tre comuni. Perchè i due euro da aggiungere per la famigerata tassa non sono nemmeno nascosti alla vista del cliente. C’è da compilare infatti un apposito modulo, per il quale va presentata ricevuta a parte e con un’altra transazione da effettuare rispetto al costo della camera. «Mi è capitato di vedermi presentare questo doppio conto a Roma – aggiunge il presidente Viaggi – e vi assicuro che è davvero antipatico per un cliente, rendersi conto che lo Stato ha deciso di “punirti” per la tua visita. Io sono italiano, mi immagino cosa possano pensare gli stranieri di questa cosa». Come dire, una tassa messa quasi apposta per far credere agli stranieri di essere stati “fregati” dai soliti italiani. Insomma, la “tassa di scopo” a carico dei turisti mette molto in difficoltà le aziende ricettive e il loro rapporto con la clientela, in particolare con quella proveniente dal Nord Europa. «Le strutture ricettive hanno ricevuto le prenotazioni da tempo – spiega Daniele Fusi, segretario di Coldiretti per la Zona nord della provincia – e i gestori degli agriturismo hanno un bel daffare ora a spiegare che c’è da pagare qualcosa che non era previsto». La Coldiretti però non ci sta e preannuncia proteste singole e organizzate da parte degli associati. I movimenti spontanei di chi non ci starà a veder vanificato il lavoro di anni per colpa di due euro a notte. «Dobbiamo ora far fronte ad un ulteriore obbligo fiscale (non bastava l’Imu) – aggiunge Viaggi – la cui entità è inversamente proporzionale al danno di immagine che ne riceviamo». Quei due euro giornalieri potrebbero essere spesi altrimenti. «Ci si potrebbe giocare una partita a calciobalilla, per poi perdere quella, ben più seria e vitale, con i nostri colleghi, tanto per fare un esempio, di Provenza, Croazia e Slovenia». Tutte realtà turistiche dove la tassa di soggiorno non esiste. La “rivolta fiscale” potrebbe essere dietro l’angolo: non imposta dall’alto, ma nemmeno disconosciuta, se è vero che in molti potrebbero decidere di non farla pagare, quell’antipatica tassa. «Se i metodi di risanamento generale – conclude Viaggi – continueranno ad essere meramente ragionieristici, per il futuro non si prospetta niente di buono».