CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-06-20
PANORAMA POLITICO
Convegno con parlamentari democratici lunedì scorso per dare soluzioni al problema Ippica in crisi, il Pd: “Settore da salvare, cominciando dall’ippodromo dei Pini”
FOLLONICA L’idea era stata lanciata da Luca Sani, ex sindaco di Massa Marittima e oggi parlamentare del Pd: far visitare l’ippodromo di Follonica ai compagni di partito che fanno parte della commissione agricoltura della Camera, dato che è proprio questa che si occupa di ippica. Un’occasione per toccare con mano gli atout offerti dall’impianto e rendersi conto dei suoi problemi. Inutile dire che anche al sindaco Eleonora Baldi l’idea è parsa ottima. Sono così stati loro due a fare gli onori di casa lunedì pomeriggio, insieme ai rappresentanti della Follonica Corse e Cavalli (i concessionari dell’impianto) e a quelli di Sistema Cavallo (gli attuali gestori). Fra i parlamentari, particolarmente significativa la presenza di Angelo Zucchi, vicepresidente della commissione, e di Sandro Brandolini, estensore della proposta di legge del Pd sull’ippica. Cosa è emerso dalla giornata? Tanta buona volontà e un percorso ancora molto incerto. Lo scenario attuale è ben noto a chi segue l’ippica italiana: parliamo di una crisi gravissima, la più profonda di sempre nel settore. L’Unire, l’ente che gestisce l’ippica italiana, ha recentemente chiesto agli ippodromi italiani di tirare ulteriormente la cinghia, versando per tre mesi solo il 50% dei corrispettivi dovuti. A monte, però, ci sono anni di scelte sbagliate, o di non-scelte. E’ stato l’autore della proposta di legge del Pd, Sandro Brandolini, a soffermarsi maggiormente sul da farsi e su quanto è invece stato fatto, sì, ma sbagliando: “Zaia ha fatto arrivare all’ippica 150 milioni in tre anni. Questi soldi, però, non sono serviti a niente, distribuiti così a pioggia. Un sistema di finanziamento del genere uccide la concorrenza e il merito. Senza profondi cambiamenti nella sua organizzazione l’ippica muore. Dovremo quindi far sì che si impongano criteri di classificazione degli ippodromi individuati dallo Stato e non da altri soggetti, e premiare chi investe, come Follonica. I finanziamenti e i tagli indiscriminati, invece, penalizzano soprattutto le realtà migliori. E invece strutture come questa devono assolutamente avere un futuro”. Tutto si giocherà dunque nella partita per l’individuazione dei criteri di classificazione degli impianti. Sull’argomento si esprime Zucchi: “Quali saranno non è stato ancora stabilito né ipotizzato. Ciò che è certo è che dovranno essere i più oggettivi possibili: polifunzionalità, autosufficienza e bacino di utenza sono alcuni di quelli possibili, e mi sembra che Follonica possa essere competitiva sotto tutti questi aspetti”. Un’impressione che la passeggiata nell’ippodromo ha poi rafforzato