IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2012-06-17

PANORAMA POLITICO
I sindaci maremmani sono con Bersani Quasi tutti lo preferiscono a Matteo Renzi, ma molti chiedono un “colpo di reni” anche al segretario del Pd

di Lorenzo Santorelli GROSSETO Ancora non sono state indette né è dato sapere con certezza se saranno di partito, di coalizione, o di entrambe. Però se le primarie del Pd dovessero seguire anche a livello nazionale le indicazioni provenienti dalla Maremma, il prossimo candidato a premier dei democratici, ed eventualmente di tutto il centrosinistra (quale?), sarà Pierluigi Bersani. La chiamata alle urne del 2013 è politicamente ancora avvolta nella nebbia – coalizioni e leadership indefinite, riforma della legge elettorale impantanata nei veti incrociati con la sempre più probabile riproposizione del porcellum – ma una nutrita pattuglia di amministratori locali si è schierata al fianco dell’attuale segretario, firmando un manifesto-appello promosso subito dopo l’ultima riunione della direzione nazionale del partito. Tra questi figura il primo cittadino di Grosseto, Emilio Bonifazi, che però sottoscrive il metodo. «Lo stesso Bersani fu legittimato dalle primarie, oltretutto non si possono ignorare le posizioni che chiedono il ricambio». Una richiesta che combacia con un nome ed un cognome: Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze sabato 23 giugno ha convocato la convention degli amministratori locali – «i veri protagonisti della tenuta del Paese» – perché «è tempo di cambiare. Per l’Italia, certo. Ma anche per noi». «Conosco bene Matteo – dice Bonifazi –e le primarie non sarebbero contro qualcuno o qualcosa. Lui è giovane e pone un importante problema di rinnovamento, però forse brucia le tappe. Il principio è giusto ma c’è un po’ troppo personalismo, seppur legittimo ed alla luce del sole». Al primo gradino della scala del sindaco grossetano c’è tuttavia un’ altra priorità. «Io sono favorevole alle primarie di partito e successivamente a quelle di coalizione, l’importante è che il Pd si presenti con un candidato unico. Che sia Genova o Gavorrano, non contano le dimensioni dei comuni ma il messaggio inviatoci dagli elettori. Solo così possiamo vincere le elezioni secondarie». Mimetizzati nelle liste civiche di centrosinistra o inquadrati nitidamente sotto gli arazzi del Pd, dei primi cittadini maremmani aventi voce in capitolo e contattati da Il Tirreno , ben 12 su 14 dichiarano di appoggiare Bersani. Non mancano però i distinguo tra gli entusiasti, quelli che privilegiano la disciplina di partito e chi invece avanza ancora alcuni dubbi. «Bersani è una garanzia – dichiara il primo cittadino di Roccastrada, Giancarlo Innocenti – per il paese e per il partito». «Lo conobbi durante la campagna elettorale – gli fa eco da Scansano Sabrina Cavezzini – e mi ha convinto ancor di più di quanto non lo avesse fatto in precedenza». «Già nel 2009 mi ero schierato con lui e mi sono sempre trovato bene» aggiunge da Montieri Marcello Giuntini. Altre fasce tricolore invece, pur confermando il loro appoggio al segretario, esprimono giudizi più sfumati. Persino un «bersaniano della prima ora» come si definisce il sindaco di Scarlino, Maurizio Bizzarri. «Non voglio rottamare nessuno, ma occorrono dal Pd proposte concrete e un quadro preciso delle alleanze. Concordo con quanto detto dal presidente Marras: non possiamo più campare di rendita». E per tradurre queste idee con un linguaggio innovativo, Bizzarri annuncia che andrà alla convention di Renzi per carpirne le modalità comunicative. Un gergo e delle espressioni che invece non attecchiscono su Marco Galli, neoinquilino del municipio mancianese. «Chi amministra deve essere meno populista, per quanto su certi argomenti mi trovi d’accordo con Renzi. Per disciplina di partito sto con Bersani, anche se lo vorrei un po’ più incisivo». Taglia corto Lidia Bai, al momento lontana da Massa Marittima. «Sono in vacanza, comunque se la domanda richiede una risposta secca allora dico Bersani». Ha tutto il tempo di spiegare il proprio ragionamento Giancarlo Farnetani, sindaco di Castiglione, che sottolinea di non aver «firmato alcun manifesto. Mi sento più vicino a Bersani ma non ho sposato un progetto a scatola chiusa». Sulla stessa lunghezza d’onda Emilio Landi di Arcidosso – «mi sembra una discussione più di facciata che sui contenuti. Apprezzo elementi di entrambi però dovendo scegliere sto con Bersani» – e Renzo Verdi di Santa Fiora. «Ultima volta stetti con Bersani, ora voglio sentire i programmi». Paolo Fratini, amministratore di Civitella Paganico, plaude alle primarie indipendentemente dal loro esito, «chi gestisce la cosa pubblica deve sapersi rapportare con i cittadini» e si augura che a vincerle sia il segretario. Con il mal di pancia ed indecisa Silvana Toti di Cinigiano, «sono in una fase critica verso il partito», mentre è più criptico Claudio Franci di Castel del Piano. «Voglio vedere chi scende in campo, deciderò sul momento». A favore di Renzi potrebbe schierarsi solo Eleonora Baldi, sindaco di Follonica. «È una novità, rappresenterebbe un elemento di risveglio e di coinvolgimento. Devo ancora approfondire la valutazione. In percentuale siamo a 55% Bersani e 45% Renzi».

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA