IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-06-04
PANORAMA POLITICO
Subito tagli alla politica e risparmi sull’energia Ma l’attenzione dei toscani si concentra soprattutto sulla sanità: «Troppi primari, basta eccessi nei farmaci, via i premi ai direttori sanitari»
SPRECHI: LE INDICAZIONI DEI CITTADINI
Le proposte alla Regione: una nuova esattoria al posto di Equitalia, via l’acqua minerale negli uffici pubblici e stop a una delle due stazioni Fs di Montecatini
di Mario Lancisi
FIRENZE Rivolta contro la Casta: ridurre le indennità dei consiglieri regionali, abolire il vitalizio, dimezzare gli amministratori pubblici, via i consorzi di bonifica, le Province e accorpare i Comuni piccoli. I politici non godono di una buona considerazione pubblica, si sa. Grillo e i grillini avanzano con il vento in poppa. Come rivela anche un sondaggio pubblicato ieri da Repubblica: il movimento “5 stelle” insidia il Pdl ad un punto percentuale di distanza. Il Pdl, il partito di Silvio Berlusconi, che fino a qualche mese fa governava l’Italia. Dunque appare abbastanza scontato che all’appello del presidente della Regione Toscana, rivolto il 12 maggio scorso a tutti i cittadini perché segnalino sprechi pubblici, in molti abbiano scritto chiedendo la riduzione del costo della politica. Dagli stipendi dei consiglieri regionali alla riduzione degli assessori. C’è persino un cittadino, consigliere comunale in un piccolo comune grossetano, che ha chiesto di spostare la riunione del consiglio al sabato. Motivo? Far sì che i consiglieri comunali non debbano usufruire del permesso per assentarsi dal lavoro. Ma il tratto che forse maggiormente distingue le centinaia di mail che in pochi giorni sono arrivate in Regione è più la voglia di proporre che la denuncia di ciò che non funziona. Un po’ come se i toscani avessero raccolto l’appello e si rivolgessero a Rossi: caro presidente, ecco la Toscana che vorremmo. Dalla sanità ai trasporti, dall’energia ai problemi del lavoro. Piccole e grandi denunce. Piccole e grandi proposte. Di una Toscana non rassegnata: uno spirito combattivo si coglie in queste mail. E propositivo. I temi più sentiti. Le aree di interesse sono, oltre a quelle sulla casta e sulle istituzioni (nel segno della sobrietà e dell’efficienza), quella sulla sanità ( dai farmaci ai ticket, con molte mail contro il nuovo ospedale di Livorno),sull’energia, su un settore pubblico più snello e meno costoso. Tutto è nato dalla decisione della Regione di rivedere la spesa, la cosiddetta spending review, con l’obiettivo di risparmiare 50 milioni di euro nel 2012, e sull’esempio del governo nazionale, Rossi ha invitato i cittadini a dire la loro, proporre idee e segnalare sprechi. Un funzionario della Regione raccoglie le mail, che poi Rossi ha assicurato (vedi intervista a parte) di portare in giunta. «Alcune proposte cercheremo di realizzarle, a tutti comunque daremo una risposta», assicura il Governatore. Troppi farmaci sprecati. Ma vediamo in dettaglio alcune segnalazioni. Cominciando dalla sanità. C’è chi se la prende, ad esempio, contro farmacisti e case farmaceutiche che fanno scatolette troppo piccole per costringere a comprarne di più. «Furbescamente le case farmaceutiche preparano delle confezioni generalmente troppo piccole, in modo che il medico debba prescrivere due scatole, di cui la seconda viene utilizzata solo in parte», scrive un fiorentino. «Perché come in altri Stati non viene data ai pazienti la dose esatta di farmaco per quella terapia?»,si chiede un altro cittadino, Montespertoli. La proposta insomma è quella di dare ai pazienti la dose esatta per una determinata terapia. Termosifoni accesi a maggio. Si può risparmiare molto in sanità, settore che rappresenta quasi l’80% dei soldi spesi dalla Regione. Cominciando anche da piccoli gesti: come tenere spenti i termosifoni a maggio: «Oggi, 12 maggio, all’ospedale di Bibbiena, ci sono 28 gradi e dentro ancora il riscaldamento acceso», scrive un cittadino aretino. Un’azienda di Monsummano lamenta che nel giro di sei mesi ha ricevuto 8 controlli igienico-sanitari su problematiche simili. Insomma la mano destra (dei controllori) non sa quello che fa la sinistra. E i controllori che vanno ad ispezionare sono spesso due o tre. Molti chiedono che la sanità si rinnovi dal punto di vista tecnologico. Usi ad esempio le mail per spedire a casa dei pazienti le analisi mediche e diagnostiche (vedi articolo a parte). Oppure, proposta che ha subito colpito il presidente Rossi (vedi intervista), perché non «sostituire le riunioni regionali dei dipendenti Asl con le videoconferenze per risparmiare nell’orario di lavoro perso in viaggi?», chiede un cittadino. Basta poco, un po’ di tecnologia e si risparmiano moltissime ore di lavoro (si pensi chi deve arrivare a Firenze da Grosseto o Massa Carrara). No ai premi di produzione. Un altro tipo di risparmio riguarda il personale sanitario. C’è chi chiede di abolire i premi di produzione per i direttori sanitari. «Se raggiungono gli obiettivi non hanno fatto altro che il loro dovere», osserva infatti un cittadino pisano. Qualcuno chiede la riduzione dei primariati e l’abolizione della figura della caposala. E anche la pianificazione delle ferie dei medici per evitare quello che succede ad esempio a Careggi dove in estate i pazienti vengono spostati in strutture in affitto. C’è chi solleva il problema della duplicazione degli esami diagnostici. «Quasi sempre durante una visita specialistica vengono considerati poco attendibili esami diagnostici fatti in precedenza. E quindi vanno ripetuti….», osserva un cittadino fiorentino. Abolire società della salute. E ancora, altre proposte: pagare subito i medicinali e solo dopo devono essere rimborsati per farsene prescrivere di meno; eliminazione dei piccoli ospedali; abolizione società della salute; infine niente soldi ai sacerdoti negli ospedali («li paghi la Chiesa, non la Regione», scrive una signora pisana). Per conclude il capitolo sanità: un signore che da 30 anni fa gare pubbliche in radiologia lamenta che da quando c’è l’Etsav vengono fatti capitolati così complessi e articolati che alla fine anziché aumentare la partecipazione viene scoraggiata la partecipazione delle aziende. Ridurre l’illuminazione pubblica. Molti sentiti sono i temi legati all’energia e all’acqua. Tante segnalazioni di luci pubbliche tenute accese anche di notte (come segnala una cittadina riferendosi ad una scuola in piazza Santa Croce a Firenze). Un informato cittadino senese pone il problema dell’illuminazione pubblica. «L’Italia risulta essere tra i paesi più spreconi, consuma pro capite più del doppio della Germania e quasi il triplo di Gran Bretagna, Olanda e irlanda. La potenza media degli apparecchi installati in Italia è molto superiore alla media europea, circa doppia di quelli olandesi o britannici», spiega un cittadino senese. Che, conclude, con meno potenza, un po’ meno illuminazione, si potrebbe risparmiare – ha calcolato – mezzo miliardo. No alle bottigliette di minerale. In molti propongono energie alternative, soprattutto nelle strutture pubbliche. Un cittadino di Montevarchi segnala che il nuovo ospedale del Valdarno non ha un adeguato risparmio energetico. Propone pannelli solari per edifici pubblici.Il nuovo palazzo di Giustizia di Firenze, appena si entra in città, venendo dalla costa, è una mega struttura dove – segnala un cittadino – «non ci sarebbe acqua pubblica ma una caterva di bottigliette di minerale». Assurdo. Da qui la proposta di obbligare l’uso dell’acqua pubblica in tutte le sedi della pubblica amministrazione al posto delle bottigliette di minerale. Tassa sui suv e sui cani. Altro tema forte è quello dei trasporti. Un massese segnala che i bus sono sempre quasi vuoti. Che fare? Ardua risposta. Il cittadino non si limita alla denuncia, prova ad abbozzare anche proposta. Tipo agevolazioni fiscali (minor prezzo dei carburanti e del bollo) ai possessori di abbonamento ai mezzi pubblici. Un aspetto che incuriosisce: i cittadini che scrivono a Rossi non detestano le tasse. Le ritengono una leva di governo importante (ad esempio un livornese propone la tassa sui suv e sui cani che sporcano le strade). Purchè, ovviamente siano eque. Troppe le ex municipalizzate. Grande attenzione viene dedicata al tema delle istituzioni. Si chiede l’ accorpamento dei comuni con meno di 10mila abitanti, l’ abolizione delle province, la riforma o la soppressione dei consorzi di bonifica. Elezioni da svolgersi in un solo giorno. Dimezzamento dei consiglieri regionali. Niente auto blu per i politici. Anzi, scrive un pisano, è bene che usino la loro auto. C’è poi chi – riferendo un articolo del Sole 24 ore – segnala che in Emilia c’è una sola municipalizzata, in Toscana 40. Risultato? In Emilia costo pro-capite 89, in Toscana 300. Esattoria regionale. Proposte in ordine sparso. Si va dal non ricorso a ditte esterne («si facciano lavorare i dipendenti esterni») all’abolizione delle consulenze esterne. Dall’eliminazione di una delle due stazioni di Montecatini alla creazione di un’esattoria regionale al posto di Equitalia dove impiegare il personale delle province. Un fiorentino se la prende con Rossi perché ha acquistato azioni dell’aeroporto di Firenze e poi ha messo le accise sulla benzina: «Non era meglio risparmiare quei soldi?». Le parole chiavi sono: ridurre, accorpare, abolire, tagliare. In nome di un’amministrazione pubblica più snella ed efficiente. Ora la parola passa a Rossi. Che con lo spending review ha promesso 50 milioni di risparmio. Anche grazie alle segnalazioni dei toscani,