IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-05-31
PANORAMA POLITICO
Nuovo ciclo del Mattatoio Massa Comune non ci sta Opposizione dura: «Un errore investire i soldi pubblici in una struttura vecchia» L’idea di Mazzei: «Un’altra macellazione a Grosseto per separare le specie»
di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Nonostante il nuovo ciclo, il mattatoio di Massa Marittima continua a far discutere. Dall’incontro nelle scorse settimane tra l’amministrazione e gli allevatori del territorio sono emersi diversi punti di riflessione, che adesso dovrebbero andare a costituire i cardini del bando per affidare la struttura ad un gestore. Maggiori controlli, prezzi equi per il mercato, vantaggi per i residenti, presenza costante del gestore stesso nella struttura e così via: sono queste le tematiche che i proprietari di bestiame vogliono come base del nuovo ciclo del mattatoio, dopo la pessima esperienza con la ditta precedente, tra ritardi e mancati pagamenti. Ma anche questa spinta verso un rilancio non convince affatto la lista d’opposizione Massa Comune, secondo cui «la scelta di investire i soldi della collettività su una struttura obsoleta localizzata in una zona infelice dal punto di vista logistico è stata e si dimostrerà sbagliata». A dirlo è Francesco Mazzei, membro del movimento. Senza contare poi che, secondo Massa Comune, «la speranza di poter trovare un gestore che garantisca una presenza costante, applicando tariffe competitive è pura utopia, poiché il numero di capi che si ipotizza possano essere macellati annualmente (pur essendo ottimisti) è insufficiente a sostenere un qualsiasi business plan». Ma nonostante lo scetticismo verso il rilancio della struttura, Mazzei vede una via d’uscita dal contesto che descrive: l’apertura di un altro mattatoio, quello di Grosseto, «che dovrebbe essere concepito per la macellazione delle sole carni bovine. – spiega – Ecco che allora la struttura massetana “potrebbe” essere destinata alla sola macellazione delle altre specie, come suini e ovini, ed avere un bacino di utenza decisamente più grande permettendo così di realizzare interessanti economie di scala». Insomma: per Mazzei la via d’uscita consiste nel separare la destinazione delle carni. Tutto questo però ad una condizione. «Naturalmente la gestione dovrebbe essere affidata alla stessa società che si prenderebbe in carico la nascente struttura di Grosseto in modo da creare sinergie positive». L’argomento mattatoio a Massa Marittima dunque rimane caldo. E non potrebbe essere altrimenti: non solo per la gestione precedente, che ha portato anche alla chiusura della struttura, ma anche per i costi dei lavori effettuati. «I soli lavori per il secondo stralcio sono pari a 273mila euro, cui vanno aggiunti i lavori del primo stralcio e i lavori per la sistemazione della via di accesso che non saranno inferiori a 475mila euro. Insomma non andremo lontani dal milione di euro» spiega Mazzei.