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Al responsabile etico del gruppo Unipol (lettera aperta)

e per conoscenza alle amministrazioni comunali coinvolte

 

Egregio signor responsabile etico,

 

siamo una parte delle persone che sono state coinvolte nella cosiddetta “vicenda unipol” dell’ alta Maremma. Per maggior chiarezza le riassumiamo a cosa ci riferiamo:

nel Maggio 2008 un promotore della unipol (Renzo Vannini) improvvisamente moriva per malore. Lui, come promotore, aveva spiccate capacità professionali tanto che la unipol gli aveva conferito, poco prima, l’ onoreficienza come uno tra i migliori promotori a livello nazionale. I tempi immediatamente successivi al suo decesso spalancarono però una realtà che ci mise in ginocchio. Gran parte dei nostri risparmi, se non tutti, che erano stati trattati da lui erano scomparsi tanto da lasciarci nello sconcerto, che ella facilmente comprenderà.

Quella realtà contrastava fortemente con quanto le ricevute, che a noi pervenivano da Bologna e su carta intestata unipol, riportavano fedelmente al momento di un nuovo investimento o nei riepiloghi semestrali del nostro avere, che puntualmente ci arrivavano.

Quelle ricevute che da anni pervenivano confermandoci gli investimenti che, con assegni e con denaro in contante, si credevano realizzati con una persona ritenuta di fiducia e con una finanziaria creduta di fiducia.

E’ amaro ricordare come, al momento che la vicenda è uscita fuori, i funzionari della banca che ci hanno accolto abbiano avuto atteggiamenti di distacco e di arroganza nei nostri confronti, cosa questa non dimostrabile ma rilevata da molte testimonianze. Addirittura qualcuno ci ha detto che era troppa la nostra ingenuità nel “non esserci accorti”, quando il promotore in questione per anni ha operato “nel suo modo” all’ interno delle filiali di Follonica e Grosseto e allo sportello di Massa Marittima, dove  aveva un ufficio adiacente ad unipol assicurazioni, senza che mai un controllo o un’ ispezione rilevasse qualcosa di anomalo.

Gli assegni rintracciati che eranno stati acquisiti dal promotore e che poi sono “transitati” per unipol banca senza un riscontro contabile forniscono una datazione della vicenda e questa non solo si riferisce al tempo di unipol banca, ma anche a periodo antecedente quando lo stesso Vannini operava con unipol assicurazioni.

 

Riferendoci alla Carta dei Valori e al Codice etico del gruppo unipol comprendiamo che anche noi siamo degli “Stakeholder”, in quanto abbiamo ancora rapporti con unipol banca e/o unipol assicurazioni come clienti e, comunque, apparteniamo a quella “Comunità Civile” che è orbitata e che orbita intorno agli interessi unipol.

 

  

Premesso quanto sopra riteniamo necessario porle una serie di domande che, a nostro avviso, contrastano con quanto dichiarato nella vostra Carta dei Valori e Codice Etico:

 

1)   A seguito della disastrosa vicenda comprenderà normale il nostro chiedere chiarimenti, cercare un dialogo per capire come riavere le nostre sostanze, vedere eventualmente di trovare una dignitosa mediazione e ricevendo in cambio o il silenzio, od offerte irrisorie accompagnate da posizioni di intransigenza. Richieste da noi fatte prima verbalmente, ma poi anche con lettere raccomandate spedite ad unipol dai nostri legali, non ricevendo risposta alcuna tanto da essere costretti a ricorrere alle vie legali. Secondo lei questo è in sintonia con:

“Ci impegnamo ad essere interlocutori aperti e disponibili pronti a fornire risposte e soluzioni” rif. pag. 13 del capitolo ACCESSIBILITA’

 

“Ci impegna a prestare un servizio professionalmente ineccepibile, garantendo disponibilità al dialogo, offrendo soluzioni integrate comprensibili e orientate alla prevenzione e alla tutela della sicurezza della vita e dei beni. Ci impegna inoltre a rendere semplici le cose” rif. pag. 14 del capitolo ACCESSIBILITA’ (verso i clienti)

“Ci impegna a privilegiare in primo luogo l’ ascolto delle esigenze assicurative, finanziarie e bancarie di cui ciascun soggetto è portatore” rif. Pag. 24 del capitolo RISPETTO (verso i clienti)

“Ci impegna a porre le capacità professionali dei nostri operatori al servizio delle esigenze delle persone, delle famiglie e delle imprese, mantenendo elevato nel tempo il livello qualitativo di ascolto. Assistenza e consulenza, facendoci carico anche delle situazioni meno favorevoli” rif. Pag. 28 del capitolo SOLIDARIETA’ (verso i clienti)

“Ci impegna inoltre a fornire risposte e soluzioni, con competenza professionale, trasparenza e rapidità, a tutela dei valori economici….” Rif. Pag. 32 capitolo RESPONSABILITA’ (verso i clienti)

“Rappresenta l’ impegno di essere un  interlocutore aperto e disponibile” rif. Pag. 37 Introduzione Codice Etico paragrafo I VALORI DI RIFERIMENTO . Accessibilità

Ma soprattutto con “Ci impegnamo a farci carico individualmente e collettivamente, delle conseguenze delle nostre azioni con serietà, trasparenza e rettitudine, senza tradire il rapporto di fiducia accordato” rif. Pag. 31 capitolo RESPONSABILITA’. ?

A proposito di fiducia vorremo ricordare che noi eravamo e siamo clienti da decenni, precisamente da quando unipol nasceva come cooperativa e con il contributo di tutti, dava il via e costituiva quelle fondamenta dove anche oggi si appoggia il colosso finanziario che unipol è diventata.

 

2)   Il promotore in questione, ripetiamo, riconosciuto da unipol capacissimo e affidabile professionista per lo meno fino alla sua esistenza in vita, ha condotto la sua attività “occulta” per anni e anni, questo è dimostrato dagli assegni rintracciati che sono scomparsi pur transitando nelle filiali di Follonica e Grosseto, senza che mai un controllo o un’ ispezione rilevasse qualcosa di anomalo. Secondo lei questo non contrasta con:

“Ci impegna inoltre a cogliere i segnali deboli, anticipando i bisogni e intercettando le criticità al loro sorgere” rif. Pag 18 capitolo LUNGIMIRANZA (verso i clienti)

“Rispondere efficacemente ai bisogni di sicurezza, di prevenzione dei rischi, e di tutela del patrimonio espresso dai suoi clienti” rif. Pag. 37 Introduzione paragrafo 1. La Visione

“Il Gruppo, desiderando garantire la migliore risposta alla domanda sociale di sicurezza, reputa essenziale la conoscenza approfondita delle esigenze e delle aspettative della clientela. A tale proposito , il Gruppo si impegna a rilevare, con continuità e trasparenza, le istanze dei clienti, effettivi o potenziali…” pag. 43 paragrafo I CLIENTI . Ascolto

3)   Comprenderà che i risparmi che si sono dissolti ci hanno obbligato a rinunce. Nello specifico c’è chi non ha potuto comprare un’ auto nuova, o chi non ha potuto restaurare un appartamento, o chi ha dovuto rinunciare a viaggi o ad assistenza medica specialistica e così via. Questo ha portato quindi ad una perdita anche a quei commercianti, o artigiani, o professionisti che avrebbero usufruito dell’ impiego del denaro se questo non fosse scomparso. Secondo lei questo non contrasta con:

“Ci impegna a promuovere iniziative orientate alla sostenibilità del territorio che, interpretando i bisogni, favoriscano una crescita equilibrata e una maggiore distribuzione del benessere, diffondendo a tutti i livelli una cultura della sicurezza e della prevenzione” rif. Pag. 29 capitolo SOLIDARIETA’ (verso la comunità civile)

4)   Purtroppo la “vicenda” ha coinvolto, tra gli altri, anche pensionati e gente anziana, tra questi c’è anche chi ha bisogno di assistenza e non potendo contare sui risparmi si deve adeguare. Spesso sono i figli a sopperire, ma ci sono anche situazioni estreme che unipol ha ignorato. Secondo lei questo non contrasta con:

“Il Gruppo intende contribuire al miglioramento della qualità della vita nelle comunità in cui opera, con particolare attenzione alle fasce deboli…” rif. Pag. 46 paragrafo Attenzione alle fasce deboli.

5)   Le ricevute che a noi arrivavano puntualmente a confermare gli investimenti e periodicamente (ogni 6 mesi) a confermare il riepilogo degli stessi, quando il Vannini era in vita, corrispondono al vero, queste infatti rispondevano esattamente agli accordi presi con il promotore perché, se questo non fosse stato, la truffa sarebbe emersa molto tempo prima. Ritiene etico lei il disconoscere completamente da parte di unipol questo tipo di documenti, tenendo fermo il fatto che queste ricevute arrivavano a centinaia di clienti e costringere questi a interminabili cause legali? Spesso senza una ricerca di accordo o di chiarimento eludendo ogni rapporto in piena contraddizione con quanto la Carta dei  Valori e Codice Etico definiscono con i riferimenti nelle precedenti domande trattati, condizionando pesantemente la vita di clienti che da decenni (con la parte assicurativa di unipol prima e poi con la banca) avevano rivolto quella fiducia che ogni banca o assicurazione cerca di accattivarsi.

Leggiamo, sempre nel Codice Etico, che lei, tra le altre cose, ha il ruolo “di creare coesione e  condivisione sull’ importanza dei principi di comportamento, promovendo la cultura e il rispetto dell’ etica….” e che è figura fondamentale per ricevere “direttamente le segnalazioni delle presunte violazioni del Codice da parte dei diversi portatori di interesse…”, pertanto a ella ci rivolgiamo e diamo disponibilità per “svolgere ricerche e consultazioni” e per portare la unipol ad un ruolo che origini un dialogo dignitoso che ad oggi, purtroppo, non abbiamo visto, ricordando che sono passati 4 anni.

Una posizione diversa da parte unipol potrebbe alleggerire la tensione legale, porterebbe la finanziaria a dare un’ altra immagine nel nostro territorio e darebbe speranza a gente che da quattro anni vive questo incubo assurdo.

Ricordiamo alcune dichiarazioni riportate sul documento di cui ella è responsabile:

“…Senza l’ esempio i valori contenuti in questa Carta rimangono sulla carta…” pag. 9

“Siamo responsabili del miglioramento della qualità della vita dei nostri Clienti mediante soluzioni per la tutela….” pag. 10

 

Restiamo in attesa di risposta a quelle domande di cui sopra, ma soprattutto, speriamo in una soluzione più consona del problema rispetto a quella che si sta prospettando ora.
Vorremmo infine sottolineare, a lei che ha sensibilità etica, come le azioni che abbiamo fatto, che facciamo e che faremo non vogliono essere una rivalsa verso l’ unipol, ma ristabilire un equilibrio economico che era nostro e che doveva, in ogni modo, essere tutelato evitando lo sconcerto e i disagi che lei avrà ora compreso. Certe azioni che vogliono inoltre far capire la valenza a livello culturale di questa vicenda e come, se l’ etica e i valori fossero rispettati, non ci sarebbe bisogno di causa alcuna .
I nostri saluti
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Anselmi Luca, Bacci Angela, Barbini Alba, Basili Fausto, Basili Floretta, Benini Francesca, Berardinelli Nadia, Berrettini Chiara, Berrettini Paolo, Bindi Antonella, Bongini Ferrero, Breyer Rosella, Bruscolini Marisa, Cappelli Grazia, Cappelli Nada, Caramelli Nilva, Cascioli Barbara, Cascioli Daniela, Cerboneschi Viria, Fanti Rita, Ferrini Benedetta, Ferrini Gasperino, Franceschi Marzia, Gabbrielli Vincenzo, Giglioli Roberto, Giglioli Simonetta, Iacometti Federica, Innocenti Ivo, Innocenti Oriana, Leoncini Antonella, Lippi Alessandro, Macii Sandra, Maestrini Enio, Manni Carlo, Marchionni Mauro, Martelli Barbara, Martelli Bruno, Martelli Deo, Martelli Gigliola, Martellini Tatiana, Martellucci Liria, Martini Fiorella, Martini Paola, Martini Rita, Micheloni Massimo, Montauti Roberto, Neri Luciano, Neri Marco, Pagni Anchise, Pagni Fabrizia, Pagni Loriana, Pagni Tiziana, Panichi Liana, Panichi Livio, Tinti Catiuscia, Ulivelli Claudio, Ulivelli Gabriela

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