LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-05-17
PANORAMA POLITICO
Scontro sull’ubicazione dell’area artigianale
SPACCATURA a Massa Marittima sulla ubicazione di una nuova zona artigianale. Alla proposta della giunta di approvarne la nascita in località Magrone, a sud della frazione di Valpiana, ha fatto riscontro il voto contrario dei consiglieri della lista civica «Massa Comune», che non hanno condiviso la localizzazione della scelta ritenuta «infelice e controproducente per lo sviluppo economico del territorio massetano», mentre a favore ha votato il gruppo del Pdl e quello di Massa Democratica.
A GIUDIZIO dei rappresentanti di Massa Comune, l’area del Magrone finirebbe per spostare in direzione della costa tutti quegli eventuali ritorni economici, penalizzando definitivamente l’entroterra a differenza di quanto invece potrebbe accadere se l’ubicazione della nuova zona artigianale fosse individuata nella zona di Ghirlanda a due passi dal centro abitato di Massa Marittima. Invano sia l’assessore all’urbanistica Daniele Morandi che il sindaco Lidia Bai hanno cercato di evidenziare quelli che loro ritengono essere gli aspetti essenziali che hanno portato a scegliere l’area del Magrone, dove le previsioni parlano di creare 90 lotti con capannoni di 110 metri quadrati ciascuno e 100 appartamenti riservati agli operatori che vi si insedieranno. Ovviamente in base alle singole esigenze potranno essere modificati tramite accorpamenti fra di sé sempre e comunque nel pieno rispetto degli standard urbanistici.
PER FEDERICO Montomoli di Massa Comune si tratta di «una scelta sbagliata che allontanerà definitivamente da Massa favorendo l’esodo anche commerciale verso la costa tirrenica», mentre per Francesco Mazzei, sempre della lista civica, «si sta ripetendo il colossale errore compiuto con la sede del mattatoio comunale nel pieno centro abitato costato oltre un milione di euro che avrebbero potuto essere utilizzati per costruirne uno nuovo in Ghirlanda con risultati migliori anche sotto il profilo di ritorno economico». Completamente diverso invece il giudizio di Anna Magrini di «Massa Democratica», per la quale l’area del Magrone, ben servita dalla nuova Sarzanese-Valdera, presenta tutti i requisiti per far riprendere quota all’artigianato e alla piccola industria locale. «Non bisogna vivere ristretti dentro le mura — osserva la Magrini — il futuro va dove c’è la gente. E sotto questo aspetto l’area artigianale del Magrone sarà positiva per Massa».
Le zone industriali delle grandi città sono piuttosto prossime ai centri abitati. Prato e Firenze, ad esempio, sono quasi tutt’uno, con una discreta rete stradale e con la possibilità di spostamento quotidiano di una notevole quantità di persone. Non è corretto paragonare le realtà delle città con quella di un Paesello di provincia come Massa. La nuova Sarzanese-Valdera non porterà certo un aumento di traffico ma semplicemente una fruibilità migliore. Quale sarebbe il ruolo della strada ampliata sulla ripresa dell’artigianato e della piccola industria? Questa è bella, vorrei proprio sentire i motivi di tali considerazioni!! Quale è il piano di sviluppo economico che ha portato alla scelta dell’area del Magrone? Perchè uno studio di fattibilità per definire questo progetto sarà stato fatto vero!! basato su delle valutazioni, più che su elementi certi, per cui si devono adottare criteri chiari e trasparenti, in modo da garantire l’obiettività dello studio e dei suoi risultati.
Anche valutazioni del tipo di imprese che potrebbero scegliere tale area per svolgere le proprie attività. O si è pensato solo a farla sperando che qualcuno ci verrà!
Perchè, chi visse sperando, finì…..lo sappiamo tutti come finì!!