IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-05-13

ALTRO
Debito che non si estingue Il Comune a caccia di soluzioni per pagare alla Pizzarotti 400mila euro

di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Servono 400mila euro e servono entro il 2012. Il Comune vuole e deve chiudere una questione una volta per tutte: il debito con la Pizzarotti. Al momento delle scadenze, spesso anche posticipate, le rate non sono mai state saldate per intero. Il problema molto semplicemente sta nella mancanza di liquidità. Al momento questo contesto non ha portato a nessuna conseguenza tra il Comune e la società che ha costruito il carcere cittadino, grazie anche ai buoni rapporti tra le due parti. Ma adesso questo debito «va finanziato nel bilancio 2012» ha spiegato l’assessore Giacomo Michelini. Per questo l’argomento martedì torna in consiglio, il terzo in neanche un mese. E la rata Pizzarotti è proprio il filo conduttore che lega l’ultimo consiglio a quello che si riunirà tra tre giorni. Lunedì infatti è stato illustrato il bilancio di rendiconto 2011, su cui ha pesato ovviamente questa vicenda. Martedì invece l’ordine del giorno al punto tre porta testualmente: «situazione debito Pazzerotti: provvedimenti». E l’argomento è talmente delicato che a farsene carico è stata direttamente il sindaco Lidia Bai. La situazione è questa: per finire di saldare la società costruttrice, il Comune deve versare ancora 400mila euro. La prossima rata è segnata sul calendario per il 15 giugno, quando ai circa 230mila euro previsti l’ente dovrà aggiungere i 171mila che non è riuscito a pagare per la rata di maggio, quando il saldo è stato soltanto di 58mila euro. Questo il quadro, che l’amministrazione dovrà riuscire a sbrogliare nell’anno in corso. Stando alle scadeze, addirittura entro giugno. Una bella gatta da pelare, che il governo Bai ha ereditato dalle scorse legislature e che in effetti ha provato a fronteggiare in diversi modi, anche provando a vendere terreni di proprietà del Comune, per far cassa: ma le aste sono andate sempre deserte. Michelini ha proprosto di investire l’avanzo del 2011 ma è ben poca cosa rispetto ai 400mila euro dovuti. Nell’ultimo consiglio è stata sollevata una domanda dalle opposizioni: «gli otto milioni di residui passivi che fine hanno fatto?». A porre l’interrogativo è stata Massa Comune, a ribadirlo il repubblicano Luca Santini, che ha proposto di riunire la commissione e verificare se quei residui sono reali oppure se è bene non contarci più. E allo stato delle cose, basterebbe trovarne 400mila.

2 Commenti a “Debito che non si estingue Il Comune a caccia di soluzioni”

  • Francesco Mazzei says:

    Mancano da pagare 400.000 euro un po’ meno degli oneri di urbanizzazione (433.000) che il Comune ha allegramente scomputato alla società Massa Marittima Sviluppo SRL (senza che la società l’avesse chiesto!) per l’area Ex Agraria. Quanto avrebbero fatto comodo questi soldi in questo momento! Avrebbero permesso di risolvere un problema che sta mettendo alle corde il nostro Comune.
    Durante l’ultimo consiglio comunale (7-5-2012) l’ex presidente della Comunità Montana e consigliere di maggioranza Giancarlo Zago si è “scaldato” molto dopo aver ascoltato l’intervento di Gennaro Orizzonte che aveva parlato di differenze di trattamento per coloro che investono a Massa Marittima. A noi pare che per l’Ex Agraria sia stato fatto qualcosa di particolare, qualcosa che non si fa con tutti…

  • Roberto Ovi says:

    Per correttezza credo sia necessario riportare in questa sede anche il punto di vista di Armando Nodi, responsabile del competente settore amministrativo comunale al momento dell’approvazione del progetto, al quale ho chiesto qualche tempo fa informazioni.
    Spero di ricordarmi bene ciò che mi ha riferito.
    1. Al momento del ritiro del permesso di costruire, la società “Massa Marittima Sviluppo” avrebbe depositato una polizza fidejussoria di importo molto superiore al costo tabellare degli oneri dovuti al Comune;
    2. nell’atto d’obbligo sottoscritto tra il Comune e la società agli inizi del mese di Settembre 2009, la società si impegnava alla realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione previste nel piano di recupero;
    3. nella delibera di approvazione della convenzione urbanistica, approvata agli inizi del mese di Dicembre del 2010, si specificava che le opere di urbaizzazione previste non attenevano esclusivamente all’intervento edilizio, ma riguardavano anche altre opere (camminamenti pedonali, piste ciclabili, parcheggio…), senza le quali il Piano di Recupero non avrebbe potuto essere approvato.
    Con altrettanta correttezza ho comunicato ad Armando che il sottoscritto, sulla base delle informazioni prodotte e pubblicate dal Movimento Civico “Massa Comune” e dal Geometra Massimo Grisanti, del quale ho massima stima, ha presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Grosseto ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti, incaricando un Avvocato di seguire la vicenda.
    Una premura che non deve apparire eccessiva, visto che LO SCRIVENTE HA DATO IL PROPRIO PARERE FAVOREVOLE ALL’APPROVAZIONE DEL PROGETTO EDIFICATORIO NELL’AREA EX AGRARIA E POTREBBE ESSERE PERTANTO INVESTITO, QUALORA SIANO ACCERTATE LE ILLEGITTIMITA’ INDIVIDUATE DAL MOVIMENTO CIVICO MASSA COMUNE, DI POSSIBILI RESPONSABILITA’ DI NATURA CONTABILE.
    Consiglierei quindi a tutti di seguire con pazienza gli sviluppi giudiziari della vicenda (Massa Comune, se ho ben capito, sta ancora faticosamente valutando la possibilità di un ricorso in appello al Consiglio di Stato, avversa alla Sentenza del TAR della Regione Toscana) al termine della quale ciascuno potrà poi fare le proprie valutazioni.

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