IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-04-24
CULTURA
Mezzo milione da Firenze e il restauro finirà nel 2013 La Regione salda il conto per completare i lavori al duomo di Massa Marittima Col finanziamento si porterà avanti pure lo studio sul cantiere di Giovanni Pisano
MASSA MARITTIMA Un tesoretto di un milione e 50mila euro per restituire il presbiterio e l’abside della cattedrale di San Cerbone, il duomo di Massa Marittima, all’antico splendore entro il 2013. La Regione ha, infatti, deciso di investire 500mila euro nei lavori di restauro che, sommati ai 350mila messi dalla Fondazione Mps, che ha consentito la partenza dei lavori nell’estate dell 2011, e ai circa 200mila garantiti dalla Conferenza episcopale toscana alla Curia locale, permetteranno di concludere entro il prossimo anno i lavori e le ricerche curati dalle Università di Pisa e Siena. Una notizia da tempo attesa per il duomo di Massa, uno degli edifici religiosi medievali più importanti della Toscana, cui ha lavorato il genio architettonico di Giovanni Pisano e quello pittorico di Duccio da Boninsegna. «Sono centinaia le chiese in borghi grandi e piccoli su cui dovremmo intervenire», ha spiegato ieri monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno e rappresentante della Cet, alla conferenza stampa di illustrazione del progetto di restauro che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati e alla quale erano presenti anche il sindaco di Massa Marittima, Lidia Bai, e l’assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti. «Un patrimonio formidabile di fede e di arte – ha proseguito monsignor Giusti – importante anche sotto l’aspetto turistico. Come Conferenza episcopale, sia a livello nazionale che locale, stiamo lavorando per riformare l’uso dell’otto per mille per metterci in condizione di utilizzarne una parte proprio nel recupero e nella conservazione di queste ricchezze artistiche e culturali». L’assessore Scaletti non ha dimenticato di rammentare il fondamentale apporto della «politica di intese avviate con fondazioni bancarie, ministero e sovrintendenze, Conferenza dei vescovi – ha detto – che ci consente interventi organici e mirati sull’immenso lascito culturale che dobbiamo amministrare in Toscana. Una strada feconda che ottimizza le capacità di intervenire a favore delle strutture eccellenti con programmi ragionati. Si tratta di uno sforzo convinto che non abbandoneremo». Lo studio ha permesso di ricostruire i singoli cantieri che si sono susseguiti dopo la posa in opera della prima pietra: un’attività costruttiva che in meno di un secolo e mezzo, dagli ultimi decenni del XII al primo decennio del XIV secolo, ha realizzato l’edificio nel suo aspetto odierno, almeno nello sviluppo architettonico. Il settore oggetto dei lavori in corso è particolarmente importante perché insiste nella zona di ampliamento nella quale si è attestato l’intervento attribuito a Giovanni Pisano nel secolo XIV. L’avvio del primo lotto ha fornito l’occasione per studiare la struttura da vicino e per esplorare il sottotetto, in corrispondenza delle campate del presbiterio e della cappella del Santissimo Sacramento. Tra le novità più interessanti emerse, la possibilità di ricostruire l’organizzazione logistica del cantiere diretto da Giovanni Pisano, durato poco più di venti anni.