IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-04-22

TURISMO
TURISMO E POLEMICHE Strutture ancora chiuse da ordinanze e lavori in corso

MASSA MARITTIMA Sta arrivando l’estate ma c’è una zona a Massa Marittima non ancora pronta per accogliere i turisti. Da una parte c’è il Comune, che a suon di ordinanze chiude le camere non a norma degli alberghi; dall’altra le società, che ancora non hanno terminato i lavori. Siamo a Pian dei Mucini, dove gli scontri tra albergatori e atti amministrativi vanno avanti da diverso tempo. Non si è salvato da questa voragine di ordinanze neanche l’ultimo arrivato, un imprenditore pratese che ha fatto il suo ingresso nella società immobiliare che opera in quella zona. Non ha fatto in tempo a far recapitare la certificazione d’inizio attività, alla fine del 2011, che gli uffici comunali hanno spedito anche a lui il divieto di aprire a fini ricettivi alcune camere, almeno fino a quando non saranno riportate a norma. Sono due le strutture, entrambe legate alla società immobiliare, alle prese con questi problemi. La prima è un albergo, in cui sono state fatte chiudere ben sei stanze, dopo un sopralluogo dell’Asl che ha riscontrato diverse carenze, tra sporcizia e intonaco che cade dalle pareti, tanta è l’umidità. La seconda invece è il villaggio Borgo Pian dei Mucini, che tra ricorsi al Tar e ordinanze è da anni in balia di diverse problematiche. Qui l’Asl ha riscontrato «uno stato generale di precaria manutenzione», come si legge sugli atti, con la conseguente sospensione dell’attività comandata dall’amministrazione. Entrambi i divieti sono attivi da ottobre ma, come scrivono gli uffici nei documenti, ad oggi «non risultano pervenute comunicazioni di avvenuta esecuzione degli interventi manutentivi necessari ad ovviare agli inconvenienti riscontrati». È una storia travagliata, quella del villaggio di Pian dei Mucini. Iniziata nel 2007 quando la vicenda è arrivata sui banchi del Tar fiorentino. In quell’occasione, la società Com.Vend, costruttrice del villaggio, citò il Comune per un risarcimento di oltre due milioni di euro per il danno derivante dalla mancata realizzazione di parte del progetto inserito all’interno del Patto Territoriale. Un altro capitolo poi è stato scritto agli inizi del 2011, quando la struttura è finita nel mirino della Procura di Grosseto per presunte irregolarità in materia di urbanistica. (a.f.)

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