GROSSETO Acqua con lo sconto
IL TIRRENO 2012-03-25
Il Forum ambientalista chiede l’intervento dei sindaci. Il governatore della Toscana Rossi appoggia l’iniziativa.
Tutti contro Claudio Ceroni. Il presidente di Acquedotto del Fiora spa non solo viene chiamato in causa dal Forum Ambientalista di Grosseto, ma di fatto viene sconfessato anche dal presidente della Regione Enrico Rossi.
Il governatore, a chi ha chiesto lumi sull’applicazione dell’esito del referendum sull’acqua pubblica, ha risposto senza tentennamenti. «È intenzione della Giunta Regionale – dice il presidente – di contribuire all’applicazione dell’esito referendario dello scorso giugno che solo in Toscana ha avuto l’assenso di 1 milione e 8890 mila cittadini.
Su questo tema ho espresso recentemente il pieno assenso all’invito del Ministro Clini rivolto a tutti i presidenti delle regioni italiane al rispetto degli esiti referendari e a un intervento immediato per disciplinare le tariffe del servizio idrico».
Chiare le parole del governatore della Toscana. Diverse da quelle del presidente Ceroni che, prima di riguardare le tariffe, aspetta che il parlamento si pronunci. E il Forum ambientalista di Grosseto interroga i sindaci. «Il presidente Ceroni ha minacciato ritorsioni ai cittadini rispettosi della legge e dei risultati referendari – scrive Roberto Barocci – Ceroni dovrebbe rispondere a chi lo ha delegato in quella funzione, cioè dovrebbe rispondere ai sindaci del nostro territorio». Ma se i sindaci non sentono il dovere di intervenire in una vicenda come questa, che da mesi interessa da vicino i loro cittadini, allora i sindaci vengono interpellati direttamente dal Forum. «Non possono sfuggire alle loro responsabilità – dice ancora Barocci – nelle scelte da loro fatte e che ricadono sui cittadini in maniera così rovinosa.
Il loro silenzio equivale ad un sostegno pubblico al Ceroni. Il fatto che Ceroni sembra dimenticare o non sapere è che c’è già stata una Sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato immediatamente eseguibile il risultato del referendum del giugno scorso, senza altro bisogno di norme interpretative, nel momento in cui è stata registrata e sentenziata la regolarità del referendum stesso».
Che le cose stanno così, lo hanno detto anche i giuristi che hanno prima scritto il testo dei quesiti referendari, passati al vaglio della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale. «Con questa legittimazione Ceroni è stato sconfessato – dicono – e i legali ci difenderanno in giudizio visto che è partita la campagna nazionale di obbedienza civile: non pagare ciò che non è dovuto».
Su questa linea c’è il governatore Rossi e c’è anche il ministro Clini. «Ceroni – aggiunge Barocci – risponde ad altri interessi, diversi da quelli della collettività.
Allora chiediamo espressamente ai sindaci della provincia e al sindaco della città più popolosa, Emilio Bonifazi, che presiede l’assemblea dei sindaci all’interno dell’Ato Ombrone e che in materia di diritto è sicuramente un esperto: dica se il referendum per essere applicato ha bisogno di interventi legislativi, oppure ha bisogno di rimuovere presidenti che rispondono ad altri interessi, diversi da quelli che democraticamente sono stati espressi dai grossetani e dalla maggioranza della popolazione».
Le dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, qualora correttamente rappresentate dalla stampa, confermano che il buon governo non è di destra, sinistra o centro, ma risiede nel temperamento, e nella volontà, dei nostri politici ed amministratori, quando decidono di voler tenere doverosamente conto delle decisioni assunte dal corpo elettorale con un referendum.
Mi auguro che il Presidente Rossi dia quanto prima seguito alle proprie affermazioni, di cui i Presidenti della Autorità di Ambito ed i gestori del servizio idrico integrato, spesso nominati dalla politica (nel caso specifico dalle amministrazioni comunali) non potranno non tener conto
Ed ora che avete avuto l’ordine dall’alto, obbedite!!! 🙂