LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-04-11

ECONOMIA
Massa Marittima In attesa della Tares stop agli aumenti Il sindaco illustra il piano contributivo

di GIANFRANCO BENI
IMPOSTE e tariffe comunali restano inalterate a Massa Marittima a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di prorogare anche per quest’anno le tariffe Tarsu (tassa rifiuti) e Cosap (occupazione suolo pubblico) già applicate nel 2011. «In un momento di grave crisi economica nazionale e internazionale — ha evidenziato il sindaco Lidia Bai, abbiamo ritenuto di non apportare aumenti, seppure le finanze comunali debbano fare i conti con una riduzione costante dei trasferimenti da parte dello Stato calcolati in 700mila euro in meno rispetto al recente passato. Purtroppo per questo motivo non è stato possibile operare le riduzioni richieste da più parti. Per quanto riguarda in particolare la Tarsu — ha aggiunto la Bai — si è deciso di lasciare inalterato l’impianto tariffario in vigore da anni in attesa dell’introduzione in tutti i Comuni del territorio nazionale del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, la cosiddetta Tares». Ma in sintesi cosa è la Tares e cosa rappresenta? Prenderà il posto della Tarsu anche se sarà sensibilmente diversa per filosofia e ambito di intervento visto che riassumerà in unica tassa tutti gli oneri legati alle fasi del ciclo dei rifiuti e che il dovuto sarà calcolato sulla base di modalità profondamente diverse dalle attuali, più attente alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotte per unità di superficie, in relazione agli usi e alle tipologie di attività svolte.
«LA SUA INTRODUZIONE — ha annunciato il sindaco — comporterà una lunga e complessa attività di revisione tariffaria già peraltro avviata dagli uffici comunali competenti». Ecco perciò come nell’attesa di questo profondo cambiamento e dovendo garantire la parità di gettito della «vecchia» Tarsu, l’amministrazione comunale di Massa Marittima abbia deciso di non ridurre in questo momento le tariffe di particolari categorie di contribuenti in quanto ciò avrebbe obbligato ad un automatico inasprimento delle tariffe a carico delle famiglie già fortemente penalizzare dalle tassazioni imposte dal governo centrale.
«PUR NON POTENDO toccare l’equilibrio tariffario generale — conclude la Bai con una solenne promessa — abbiamo però valutato positivamente alcuni suggerimenti pervenuti che sono stati discussi, considerandoli meritevoli di attenzione in occasione della revisione dell’impianto tariffario che avverrà con l’introduzione della nuova Tares».
ANCHE se è prematuro stabilire come sarà varato il bilancio preventivo, la cui redazione è slittata alla fine di giugno, non è difficile prevedere che questo verrà improntato a canoni di austerità cercando nei limiti del possibile di evitare grosse novità rispetto all’esercizio precedente, lavorando sulle entrate in misura accorta come dimostrato dal recente accordo stipulato con la Guardia di Finanza per il controllo delle documentazioni di accesso ai servizi.

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