Qualche lettore sa se Tiemme ha risposto ?

LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-01-27

VIABILITÀ-TRASPORTI
Biglietti dell’autobus «Quei prezzi non tornano Distanze calcolate male»

I PREZZI dei biglietti per i servizi di linea extraurbana applicati dalla Tiemme calcolati in funzione del chilometraggio non risponderebbero alla reale distanza. E la differenza privilegia sempre l’azienda. A segnalare il fatto è stato Lorenzo Bocci, genitore di una ragazza che studia a Grosseto e che tutti i giorni viaggia utilizzando un abbonamento mensile.Bocci, sapendo che la distanza che percorre la figlia è di 28 chilometri e consultando il quadro delle tariffe in vigore, ha calcolato che l’abbonamento mensile dovrebbe essere di 47 euro e non di 53,50 come invece chiesto dalla Tiemme che da anni valuta la distanza in 34 chilometri in base a una tabella del 1992, quando la viabilità era completamente diversa dall’attuale non essendo a quel tempo ancora operativa la Variante Aurelia. «Ho chiesto lumi alla Tiemme — afferma Bocci — la quale si è limitata ad evidenziare come le tabelle polimetriche della Provincia di Grosseto, prevedano condizioni convenzionali». E quello segnalato da Bocci non è l’unico caso: per il tratto fra Massa Marittima e Follonica si calcola sempre la distanza in 21 chilometri come avveniva addirittura prima dell’ultimo conflitto mondiale allorchè i due capolinea erano la Stazione di Ghirlanda da una parte e il Florida dall’altra.Una serie di vicende portarono a cancellare i due terminali, ma non altrettanto fu fatto per diminuire la distanza che calcolata dal capolinea di Massa Marittima fino alla Stazione Ferroviaria di Follonica risulta essere di 19,9 chilometri con il conseguente passaggio della tariffa alla fascia inferiore. Di riflesso il biglietto di corsa semplice invece di 2,60 euro dovrebbe scendere a 2 euro e l’abbonamento mensile passare dagli attuali 47 a 38,50 euro. Basti pensare al numero dei passeggeri che viaggiano solamente sulle due tratte prese in considerazione e tirare le somme per rendersi conto dell’entità dei prelievi che, verosimilmente, non hanno motivo di essere. E intanto Bocci non demorde: vuole andare in fondo e sapere perché si debba pagare una cifra superiore a quella realmente dovuta, pronto a girare la vicenda nelle mani di Striscia la Notizia.

Un Commento a “Cosa sappiamo di nuovo su questa vicenda?”

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