LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
2012-03-13

Gestione del Rifugio Sant’Anna «L’Associazione Ragazzi» chiede lumi

ESCONO di nuovo allo scoperto con l’intenzione dichiarata di non scendere nel piano della polemica, ma di fare chiarezza una volta per tutte informando la collettività intera su quella che è la reale situazione in cui si trova il Rifugio S.Anna. Struttura pensata, nata e gestita, per oltre un sessantennio, dal suo compianto direttore don Luigi Rossi. Su queste linee si articola dunque l’impegno dell’Associazione Ragazzi del Rifugio S.Anna, fondata da un nutrito gruppo di quanti, specie negli anni bui del dopoguerra, trovarono nell’opera di don Luigi un tetto sicuro e la possibilità di studiare o di imparare un mestiere da sfruttare poi all’esterno.

COME GIÀ AVVENUTO al momento della loro prima uscita, anche stavolta sono mossi dai dubbi sul futuro dell’intera struttura diventata giuridicamente Fondazione. «Dubbi — sostengono — che ci hanno accompagnato da subito, non appena ci siamo resi conto che in effetti qualcosa non quadrava modificando radicalmente lo spirito che animava il Rifugio. Ci siamo rivolti anche alla magistratura e in attesa che le nostre segnalazioni abbiano una risposta vogliamo far sapere sia al presidente della Fondazione che ai membri del consiglio che non molleremo tanto facilmente continuando a vigilare sul loro operato». Molti gli aspetti che inquietano l’Associazione Ragazzi del Rifugio S.Anna, che si chiedono, tra l’altro, come sia stato possibile che la Fondazione in appena due anni sia arrivata a contrarre un indebitamento di quasi un milione di euro, così pesante da giustificare il forte aumento delle rette a carico degli ospiti del Pensionato S. Giuseppe.

Nell’occhio del ciclone naturalmente il presidente della Fondazione, definito solo in grado di «far gestire ad altri tutte le strutture quali il Pensionato S. Giuseppe, l’Ostello, il reparto camerate ragazzi» E alla luce anche della ultima nota inviata dai familiari degli anziani ospiti del Pensionato sia alla Cooperativa Cuore che allo stesso presidente e all’assessore alla Sanità, l’Associazione vuole risposte concrete su come intendano continuare a gestire il Pensionato stesso.

«NON COMPRENDIAMO poi — conclude l’Associazione Ragazzi del Rifugio — quale sia in questo contesto il ruolo dell’assessore alla sanità del Comune di Massa Marittima a meno che quel ruolo politico, che ha sempre contraddistinto il presidente della Fondazione, si stia concretizzando in tutta la sua realtà. Non sarebbe meglio invece che la Fondazione ritorni a gestire in prima persona tutta la struttura in modo tale da ritrovare nuovamente quei valori di accoglienza, di moralità, di laicità, di solidarietà, cui il nostro don Luigi teneva molto»

 

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