DA CHE PULPITI SI SENTE PREDICARE
Rispondiamo volentieri al pavido articolista che, nascondendosi dietro l’acronimo PD, fa pubblicare le sue asfittiche riflessioni sul quotidiano online “Maremma news”.
Nell’anonimo articolo, il pavido tenta di dare lezioni di semantica agli oltre 1400 componenti il Movimento Civico massetano ed ai suoi dirigenti, esterna azzardate affermazioni sulla configurazione del quadro dirigente del movimento stesso, sollecita l’Amministrazione ad un’immediata impugnazione della sentenza del TAR sulla vicenda Agraria per presentare il conto ai cittadini ricorrenti, perché tali sono, per recuperare gli oneri del maggior lavoro che la tecnostruttura del Comune ha dovuto sopportare a fronte dell’incauto gesto e dare una lezione a quanti si sono permessi di rivendicare un diritto, a discapito dell’obbedienza che, a loro giudizio, ai sudditi è imposto.
Ma andiamo per gradi e chiariamo le idee all’incauto e pavido articolista dato che, oltre ad averne poche, dimostra di averle molto confuse.
La terza sezione del TAR della Toscana, così come l’estensore dell’articolo, ritengono che la rappresentatività del Movimento Civico massetano si espliciti con le firme dei soli diciassette sottoscrittori dell’atto costitutivo l’Associazione “Massa Comune”, quale espressione del Movimento Civico stesso.
Ll Movimento, invece, è costituito, come è noto, da quasi millecinquecento cittadini ed è in fase di continua espansione.
La Dirigenza rappresentata in Consiglio comunale, come previsto in fase di campagna elettorale, ha effettuato le previste rotazioni tra gli eletti, dimostrando nei fatti di saper esprimere qualità nei valori e nella preparazione; tali elementi, purtroppo per loro, non trovano riscontro nella disastrata compagine della Giunta che, falcidiata da rinunce ed abbandoni, è stata ricomposta nei numeri ricorrendo agli “accantonamenti”, per mancanza di disponibilità presentabili. La ricomposizione, tra l’altro, ha richiesto tempi lunghi forse anche per contenere e frenare gli appetiti dei sempre soliti procacciatori di incarichi e pianificare la lottizzazione di poltrone, sgabelli e strapuntini. Fatto analogo avvenuto per la nomina del Presidente della Comunità Montana, anche se questa Istituzione rientrava tra quelle che sarebbero state soppresse.
Certo, noi abbiamo avuto il Capo lista che si è ritirato, fatto deprecabile; ne siamo rimasti dispiaciuti e l’abbiamo più volte esternato ma, poco dopo, abbiamo visto la maggioranza pensare di assegnargli un assessorato e il dispiacere si è fortemente e giustificatamente ridotto.
Relativamente alla sollecitata impugnazione della sentenza del TAR, cosa che può avvenire da ambo le parti, potrebbe essere la mossa giusta per approfondire il merito della questione e non limitarsi agli aspetti procedurali. Ma, ci permetta il pavido ed anonimo: dov’erano costui e il PD di Massa quando sono state chiuse, colpevolmente, le miniere con la perdita secca di oltre millecinquecento posti di lavoro senza che venisse contrattata dalle allora Amministrazioni sempre uguali all’attuale, in tempo utile, la diversificazione per tutelare l’economia del territorio. Cosa ne pensano ambedue della questione Unipol, circa la quale numerosissimi cittadini capofamiglia sono stati privati dei loro sacrifici di una vita di lavoro nell’indifferenza generale; Massa Comune ha presentato una proposta strategica senza trovare consensi ne alternative. Quali azioni hanno messo in atto l’articolista ed il PD a tutela dei cittadini per la questione Pizzarotti, dove l’incompetenza dell’Amministrazione Comunale è stata sancita dalla sentenza di condanna e non certo per difetto di rappresentatività.
Come ben comprensibile, quando sbaglia il cittadino il cittadino paga; e quando sbaglia l’Amministrazione? Il cittadino paga !
Il Direttivo dell’Associazione Massa Comune
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Democrazia è il popolo che governa il popolo a colpi di bastone per amore del popolo.
Oscar Wilde