IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-03-01
PANORAMA POLITICO
Ex Agraria: è guerra Il Comune chiede i danni alla civica Il Tar dà ragione all’Ente negando la legittimità della lista Ovi: «La Bai mi sembra come Berlusconi sul caso Mills»
di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Se fino a ieri bastava nominare l’ex Agraria per far scoppiare un polverone a Massa Marittima, figuriamoci oggi che c’è addirittura una sentenza del tribunale. Il Tar ha dato ragione al Comune. O meglio torto a Massa Comune, la lista che aveva presentato il ricorso, dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione. Tradotto: scarsa rappresentatività, con i suoi 17 associati, e poco radicamento nel territorio, dato che ha presentato il ricorso soltanto dopo pochi mesi dalla sua costituzione. Aspetti questi messi in luce dalla stesso Comune che ora non può che gioire del risultato. «Accogliamo la sentenza – dice il sindaco Lidia Bai – con soddisfazione perché il Tar ha ritenuto fondate le motivazioni evidenziate dai nostri legali circa la legittimazione e la rappresentatività del Movimento Massa Comune sulla questione in oggetto del ricorso, fermandosi così all’accoglimento del primo dei nostri numerosi rilievi». La civica Massa Comune è stata condannata dal tribunale anche a pagare 4mila euro di spese processuali: metà all’ente e metà alla Massa Marittima Sviluppo srl. Ma forse non basteranno. Infatti, Bai annuncia che «l’amministrazione valuterà la possibilità di richiedere un risarcimento per le spese sostenute in questi mesi dal Comune e per il carico di lavoro sopportato dagli uffici comunali per questa questione». Sull’altra sponda di questa vicenda, quella della civica, le parole del sindaco vengono così commentate da Roberto Ovi: «mi sembrano simili a quelle di Berlusconi in merito al suo recente proscioglimento per prescrizione sulla presunta corruzione dell’avvocato Mills». Il pro renziano ha lasciato sul sito di Massa Comune una proposta provocatoria per la Bai. «Nel ricorso al Tar si parla di lottizzazione abusiva, non rispetto delle normative antisismiche e molto altro. Sono sospetti gravissimi che non possono passare sotto silenzio. Invito la sindaca, qualora ritenga che il Comune abbia agito correttamente, a rinunciare, in un ipotetico ricorso al Consiglio di Stato promosso da Massa Comune, a porre la pregiudiziale sul difetto di legittimazione attiva». Il coordinatore della civica, Oscar De Paoli, invece rompe una sorta di tradizione: quella di non commentare le sentenze dei tribunali. In maniera molto pacata, infatti, dice che «i giudici hanno deciso di non decidere». «Avrei preferito – continua – che i magistrati confutassero punto per punto le motivazioni del ricorso di Massa Comune, almeno in questo modo, avremmo avuto la certezza di un attenta valutazione delle nostre istanze, ma così non è stato». A De Paoli non è andato giù il nocciolo della sentenza: «si sono limitati a definire non rappresentativa l’associazione e su questo c’è molto da dire, quale migliore rappresentatività il voto di quasi 1500 elettori e tre consiglieri comunali?». Ma la partita sull’ex Agraria, per Massa Comune, non finisce qui. «Restano ancora due capitoli aperti in questa vicenda, gli esposti alla Procura della Repubblica e quello alla Corte dei Conti per la mancata riscossione degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione, oltre ovviamente, ad un eventuale appello al Consiglio di Stato».