La montagna ha partorito un topolino”…..e forse nemmeno quello.

 

 

E’ proprio il caso di scomodare il popolare detto per commentare gli esiti del Referendum sull’Acqua e le  parole con le quali il sindaco di Massa Marittima, nell’ultima seduta consiliare si è chiamato fuori dall’invito a promuovere la convocazione di un’Assemblea dei sindaci dell’ATO 6 allo scopo di sollecitare “l’adeguamento della tariffa del Servizio Idrico Integrato all’esito del Referendum del 12-13 giugno 2011”.

Come noto la Lista Civica Massa Comune aveva presentato una mozione con la quale chiedeva al Consiglio Comunale e al Sindaco in particolare di impegnarsi in tal senso;  un impegno veramente minimo, un belato al posto del grido che ci si sarebbe aspettato, ma comunque sempre meglio di niente, per far vedere che il controllore pubblico della Municipalizzata dell’acqua ci teneva almeno a discutere, con gli altri Comuni, dell’applicazione del risultato del Referendum, a vantaggio degli utenti cittadini.

Niente di tutto questo.

Dopo le trionfalistiche manifestazioni di giubilo nazionale che avevano caratterizzato il post referendum tutto è rientrato nel grigiore della norma e il principale partito della cosiddetta “sinistra” ha sconfessato in pratica i suoi elettori facendo il “nesci” e anche peggio ( vedere a proposito gli emendamenti sul decreto liberalizzazioni presentati al Senato da senatori Pd) e costringendo le amministrazioni nelle quali è maggioranza ad adeguarsi supinamente

Tutto oro colato per l’Amministratore dell’Acquedotto del Fiora che non solo si è ben guardato dal togliere dalla tariffa dell’acqua il 7% del capitale investito, ma ha aumentato le tariffe unitarie, ha preteso un acconto anticipato sui futuri consumi e li ha calcolati non in base alla media ma, in taluni casi, moltiplicando la media dei consumi per 3.

Non ci sarebbe da  vergognarsi da parte dei Comuni “controllori” che nemmeno ci provano a muovere un dito a difesa dei cittadini di cui dovrebbero tutelare gli interessi.?

Anche per questo è partita in tutta Italia la CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE  promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, intesa all’autoriduzione della bolletta con effetto retroattivo a partire dal 21 luglio 2011, data dell’abrogazione della norma che prevedeva la remunerazione del 7% del capitale investito (Decreto del Presidente della Repubblica n. 116).

Stefano Iozzi

 

 

Un Commento a ““La montagna ha partorito un topolino”…..e forse nemmeno quello.”

  • Roberto Ovi says:

    Magari dando un’occhiata agli azionisti, anche di minoranza, della società Acquedotto del Fiora SpA, gestrice del servizio idrico integrato, si potrebbe anche capire perchè siano così restii.
    Caro vecchio Andreotti, hai ragione. A volte si fa peccato

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