LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-02-17

PANORAMA POLITICO
«Il lavoro della giunta è approssimativo»

 

«CUORE allegro, il ciel l’aiuta». Così, parafrasando il celebre detto di don Bosco, il movimento civico «Massa Comune» commenta le trionfali dichiarazioni dell’assessore Giacomo Michelini sull’eccellenza del sistema di gestione ambientale del Comune di Massa Marittima, sul taglio delle utenze dei servizi pubblici e la razionalizzazione dei costi dell’amministrazione locale.
«LE DICHIARAZIONI di Michelini — afferma il coordinatore della lista civica Massa Comune, Oscar De Paoli — testimoniano al contrario il grado di approssimazione che ha sinora informato l’azione dell’amministrazione comunale di Massa Marittima, visto come fin dall’anno 1996 il collegio dei revisori dei conti, nel proprio parere al bilancio di previsione, aveva insistentemente sollecitato il comune alla costituzione dell’ufficio patrimonio al quale attribuire le incombenze relative all’inventario dei beni mobili e immobili, il censimento e il controllo delle utenze, anche per evitare consumi spropositati, come successe a quel tempo con la piscina comunale». Insomma, secondo De paoli, non si capisce quindi perché l’amministrazione comunale «abbia tardato così tanto a dare attuazione a semplici iniziative di controllo di gestione che avrebbero probabilmente risparmiato altri sprechi». Quali sprechi? «Intanto — sempre De Paoli — le centinaia di migliaia di euro di morosità del servizio acquedotto e fognatura maturate, come lo stesso Michelini dovrebbe probabilmente ben sapere in quanto dipendente di Acquedotto del Fiora, da quel periodo in poi e poi andate progressivamente in prescrizione nonostante gli atti di sindacato ispettivo posti in essere dagli ex consiglieri comunali di opposizione Ovi e Cappelloni».
QUANTO poi alla certificazione ambientale, che appare come un’iniziativa meritoria che l’ente dovrebbe comunque impegnarsi a mantenere, il coordinatore di «Massa Comune» conclude chiedendo se gli organi di controllo della società di certificazione abbiano avuto la possibilità di dare un’occhiata all’area ex Polyteckne. «Soprattutto — aggiunge — allo stato del fosso sottostante e ai progetti di bonifica dei bacini minerari di Niccioleta, nei quali i costi di controllo, monitoraggio e manutenzione post bonifica, approvati dalla conferenza dei servizi, paiono essere assai più alti addirittura rispetto a quelli fatti stimare ad Arpat dalla procura regionale della Corte dei Conti».

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