LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-02-15
ECONOMIA
QUERELLE UNIPOL LE VITTIME DEL PROMOTORE DECEDUTO RIUNITE IN ASSEMBLEA I truffati sono allo stremo delle forze. Adesso chiedono solidarietà ai sindaci
di GIANFRANCO BENI
LA VICENDA Unipol non si sblocca e quanti da quattro anni attendono di ottenere dall’Istituto Bancario bolognese il riconoscimento dei loro investimenti fatti con il suo promotore finanziario Renzo Vannini, che dopo la sua morte sono risultati privi di valore, sono stati costretti a ricorrere al giudizio del Tribunale. Visto comunque l’inaccettabile silenzio delle Istituzioni, l’assemblea dei «truffati», vitttime a loro giudizio di «una truffa in piena regola che ha depauperato il territorio di importi superiori ai dieci milioni di euro», ha pensato bene di rivolgersi ai sindaci dei Comuni di Massa, Follonica, Gavorrano, Montieri, Scarlino, alle loro amministrazioni e al Presidente della Regione, sollecitandoli a prendere posizione in appoggio alle loro quanto mai giuste istanze. «Dopo l’ incontro con nostri rappresentanti e a seguito della lettera spedita a gennaio in merito alla vicenda Unipol, chiediamo se, ad oggi, è stata presa o progettata qualche iniziativa o se c’è stata una presa di posizione ufficiale rivolta alla finanziaria bolognese per tentare una soluzione, come ci sembrava concordato nei nostri incontri. Ci viene in mente, ad esempio, la posizione dichiarata dal Consiglio di Massa Marittima che ci ha incontrato il 12 dicembre, quando afermava che avrebbe chiesto spiegazioni in merito alla mancata disponibilità alla trattativa da parte Unipol, disponibilità per contro ampliamente garantita dai due suoi rappresentanti che a luglio avevano incontrato sindaco e consiglieri del Comune massetano, ma che mai ha avuto un seguito, annullando tutti i buoni propositi.» Comprendiamo che l’ amministrazione dei Comuni che presiedete, si legge in una nota sottoscritta dall’assemblea rivolta ai sindaci «è una cosa complessa, ma vorremmo ricordarvi che la problematica che vi abbiamo sottoposto non è cosa da poco. Da gennaio ad oggi si sono aggiunte altre persone e, in assemblea, abbiamo potuto riscontrare i disagi reali della gente coinvolta. Disagi che sono stati tenuti in silenzio in modo sommerso e che stanno venendo alla luce in modo drammatico. La serie di rinunce, le frustrazioni, il dover sopperire a sostanze sottratte a persone anziane che si erano affidate al promotore Unipol per una sicurezza che è svanita, le prospettive di soluzione sempre più lontane inducono oggi i truffati a cercare casse di risonanza che facciano conoscere il problema ad ampio raggio. Per questo ci stiamo organizzando in azioni che avranno eco anche fuori provincia. Per questi motivi vi chiediamo non solo che pronunciate la parola solidarietà che di fatto poi finisce lì, ma che entriate in merito con la vostra autorità e autorevolezza per portare pressione sulla finanziaria che continua a disconoscere e procrastinare il problema. Siamo consapevoli che vi stiamo portando un problema reale di non facile soluzione ma, allo stesso tempo, siamo sicuri che il silenzio e il non intervenire sarebbero mosse inadeguate e soprattutto irrispettose».