IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-02-03
AGRICOLTURA
MASSA MARITTIMA Agricoltura, Valpiana lancia l’allarme
VALPIANA Le nuove tasse, il gelo e i rapporti non proprio idilliaci con le Atc (ambiti territoriali di caccia) e con gli impianti di energia alternativa. L’agricoltura insomma non se la passa affatto bene e il consiglio di frazione di Valpiana chiede una convocazione degli “Stati generali comunali dell’agricoltura”. Anzi, li propone, visto che non sono mai stati istituiti, con una lettera aperta al sindaco di Massa Marittima Lidia Bai: «Sarebbe un segnale importante di democrazia partecipativa», scrive Donatella Raugei, presidente del consiglio di frazione. A questi “Stati generali” parteciberebbero «i tre sindacati agricoli, i funzionari Atc, gli assessori e gli agricoltori». I problemi infatti non mancano. E non è un caso che la proposta arrivi da Valpiana, dato che «nel territorio di Massa Marittima è la frazione che raggruppa la maggior parte delle attivita produttive agricole». In questo senso, Raugei propone a Bai di organizzare l’incontro proprio al centro sociale di Valpiana. «Il carattere risulterebbe maggiormente partecipativo». Un tavolo su cui mettere tutti i problemi dell’agricoltura. Ci sono le tasse a preoccupare gli addetti al primario, ma non solo. Un’altra questione riguarda «il conferimento, vendita o l’assegnazione di terreni del demanio ai giovani – riporta la lettera – Anche nel nostro Comune ci sarà una dismissione, oppure i terreni demaniali sono tutti regionali?», si chiede al sindaco. E «con l’Unione dei Comuni ci sono stati cambiamenti?». Altro tema «i rapporti conflittuali tra produttori agricoli e l’Atc, che non sempre riconosce il grave danno degli ungulati. Tanti agricoltori hanno rinunciato a seminare perché il frutto del loro lavoro viene sciupato e non riconosciuto dall’Atc: di fatto sono i cacciatori, soprattutto le squadre di caccia al cinghiale, che decidono di tutto, anche delle tabellazioni». Infine, ma «non ultimo», il problema delle superficie agricole utilizzate per creare delle rendite da energie alternative. «Il cosiddetto fotovoltaico a terra, le pale eoliche e così via. Importante vedere come vengono normate nel regolamento urbanistico del nostro Comune, facendo in modo di favorire l’autoconsumo e di scongiurare le speculazioni». (a.f.)