CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-02-02
Sanità
Scarlino Scalo L’ostetrica è bloccata per la neve ma nessuno avvisa le pazienti
SCARLINO – Arriva la prima neve e come al solito viabilità e qualche servizio va in tilt. Se poi insieme al bel tempo va via anche il buon senso, il gioco è fatto. Ne sanno qualcosa la decina di donne che ieri mattina erano in fila, fuori al freddo e al gelo, davanti all’ambulatorio di Scarlino Scalo in attesa della ostetrica per un paptest. I primi appuntamenti alle 9 e su su fino alle 9,30, le 10 e così via. Ma come al solito, purtroppo come in una sequenza tragicomica, più tragica che comica, se non ci fossero di mezzo le persone, nessuno dei super burocrati della sanità nostrana si è preoccupato di avvertire le signore in questione. L’ostetrica era rimasta bloccata nella frazione di Prata per la neve. Niente di strano, d’altronde un evento del genere può capitare, soprattutto quando uno non è abituato, o meglio, attrezzato a simili situazioni. C’era la neve è vero, ma mica erano spariti i telefoni. Alcune signore aveva dovuto richiedere anche dei permessi dal lavoro e dopo un po’ anche a seguito di telefonate fatte all’ospedale di Massa Marittima e al poliambulatorio di Follonica per conoscere i motivi del ritardo, molte di loro si sono arrese e se ne sono andate. Chi al lavoro e chi a casa. Nè da Massa, nè da Follonica qualcuno ha saputo dir loro se l’ostetrica veniva oppure no. Qualcuna imbestialita più delle altre però, ha pensato di chiamare noi del giornale, per farci presente la situazione. Ci siamo interessati e dopo tre minuti appena ecco arrivata la risposta direttamente a noi: “Purtroppo l’ostetrica è rimasta bloccata a Prata per la neve e non può venire – dall’altro capo del telefono – può dire lei a quelle signore che verranno contattate personalmente per un nuovo appuntamento?” Certo che glielo diciamo, ma sono le 10, non ci potevate pensare voi e un po’ prima? – è stata la risposta di chi scrive. Eppure a trenta metri c’è la sede della Croce Rossa, poi ci sono i Vigili Urbani e volendo anche i Carabinieri. Niente da fare, purtroppo sarà così anche per la prossima volta, poi ancora e infine ancora. Fino a quando certe situazioni non verranno concepite dal burocrate di turno sia esso addetto alla sanità o ad altri servizi pubblici, che prima di tutto viene sempre il cittadino utente e poi i comodi dell’impiegato di turno, sprovvisto di un minimo di buon senso.
Claudio Ramazzott