Cartelloni, banner e annunci pubblicitari con il blu dello sfondo che ricorda Facebook, con il carattere dei testi che ricorda Facebook, ma non è una campagna di Facebook. Sotto lo slogan “ho fiducia nel futuro” c’è il Gruppo Unipol che ha scelto di “citare” il popolare social network per una innovativa e originale operazione di marketing che proprio dall’orizzontalità delle piattaforme web prende spunto per dare voce agli utenti.
«Abbiamo deciso di fare la nostra parte, noi che come assicurazione da sempre ‘lavoriamo’ con la fiducia dei clienti – spiega Unipol –, per provare ad invertire l’onda depressiva (che riteniamo di non meritare) che sta travolgendo il nostro Paese negli ultimi mesi».
La compagnia di via Stalingrado ci tiene a precisare che la nuova campagna (presente anche sull’Unità) ha un profilo “istituzionale”, non deve servire a promuovere o vendere nuovi prodotti o servizi, ma a dare voce e spazio alle persone per comporre una bacheca (ed ecco ritornare lo “stile Facebook”) sul sito www.hofiducianelfuturo.it di messaggi di speranza e di convinzione sulle capacità e potenzialità che ha l’Italia per oltrepassare la crisi interna e internazionale in cui è impantanata. Alcuni dei messaggi finiranno per diventare slogan della campagna nella sua ultima fase e appariranno su cartelloni e banner.
“Non è nel Dna del Gruppo Unipol, che da sempre lavora ed investe in Italia per il presente e per il futuro degli italiani, assecondare i sentimenti di sfiducia e rassegnazione che negli ultimi tempi sembrano pervadere il nostro Paese. Abbiamo quindi deciso – ha dichiarato l’Amministratore Delegato del Gruppo Unipol Carlo Cimbri – di lanciare un incoraggiamento per invitare tutti gli italiani, coinvolgendoli anche attraverso il web, a credere nel futuro proprio e di questo Paese, per affrontare le sfide del presente forti delle nostre qualità e capacità, che certamente non sono seconde a nessuno”.
Sono tante le aziende italiane che negli ultimi mesi hanno virato la loro strategia comunicativa sul “social media marketing” per entrare in contatto in modo più orizzontale con i propri clienti di riferimento. Quello che sta facendo Unipol rappresenta un passo ulteriore con il tentativo di aprire un canale diretto di ascolto e comunicazione su temi sensibili come la speranza e la fiducia degli italiani.
Un’ulteriore presa di giro per i truffati locali… imbarazzante anche commentarla… che facce toste… parlano di speranza nel futuro
E’ la sagra dell’ipocrisia.
Prima di invitare a nuovi investimenti UNIPOL dovrebbe sistemare altre cosucce oltre alla faccenda di Massa e dintorni.
Vedi i link quì sotto!
https://santagatando.wordpress.com/2009/03/13/santagata-militello-spariti-400-mila-euro-da-un-conto-corrente-indagato-un-impiegato-dellunipol/
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/20/news/truffa-unipol-nodi-al-pettine-1.1276844
http://www.estense.com/?p=178244
http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2011/11/09/616355-truffa_arrestato_agente_stienta.shtml
Il peggio è che tutto è impostato in un’ottica di sviluppo di questo tipo….niente più valore per le persone….niente più rispetto per il prossimo….solo business….nulla in più di questo….cosa lasceremo ai nostri figli?