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tratto da “Il Tirreno” del 24.09.2016
di Giulia Sili
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Non può essere definito altrimenti se non un “duello” quello che ha proposto il consigliere comunale Gabriele Galeotti al sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini. Una sfida a singolar tenzone dove, come da antica tradizione, all’avversario vengono fatti scegliere giorno, luogo e ora. Ma per la difesa dell’onore è necessario che entrambi i duellanti accettino la sfida in modo esplicito. Insomma, quello che Galeotti vorrebbe è un incontro pubblico di fronte alla cittadinanza per risolvere, una volta per tutte, gli attriti con la controparte politica: «Mi piacerebbe che Giuntini accettasse – dice il consigliere comunale di Massa Comune – si tratta di un confronto pubblico dove potremmo tirare fuori gli argomenti e parlarne faccia a faccia per vedere chi tra noi due mente. Lui parte avvantaggiato perché ha delle capacità politiche che a me mancano».
Non è la prima volta che il rappresentante di Massa Comune chiede che si svolga un confronto pubblico: la battaglia è aspra dal 2009. Risale infatti al periodo di Lidia Bai sindaca la prima richiesta di questo genere: «La sindaca non mi ha mai concesso l’onore di confrontarsi con me di fronte ad un pubblico – dice Galeotti – Sono sempre stato snobbato ma, a differenza di quanto possano credere, io sono tenace e mi fermo solo nel momento in cui mi viene fatto vedere che sbaglio, purtroppo però non c’è mai stata una volta che abbiano smentito le mie posizioni, semmai le hanno solo smussate».
Questa è la seconda volta che Galeotti chiede un confronto pubblico a Giuntini: «Lo avevo già invitato il 1° agosto – spiega Galeotti – ma lui non accettò. Un confronto pubblico sarebbe però il modo migliore per parlare alla pari perché in consiglio comunale chi comanda è il sindaco e il consigliere ha solo due armi: le interrogazioni e le mozioni. Io per replicare devo chiedere la parola e aspettare, ma ogni volta il ferro viene battuto quando non è più caldo e io posso solo scrivere sul mio blog. Inoltre mi piacerebbe che il confronto si facesse fuori, così da permettere anche alla gente di partecipare, vorrei un campo neutro dove le persone possono sentirsi libere di intervenire».
«Galeotti me na ha fatti molti di inviti per un confronto pubblico – dice il sindaco Giuntini – Il problema è che lui interpreta il confronto politico come una sfida personale ma io non ho intenzione di sfidare qualcuno o essere sfidato. Lui mi offende sempre e mi ha anche querelato». Per il sindaco il confronto politico è un’altra cosa: «Galeotti ha la logica del nemico – dice Giuntini – ma io non lo riconosco come interlocutore. Lui è stato legittimato dai cittadini come consigliere e in quel ruolo io ho il dovere di confrontarmi con lui, ma in altri contesti: c’è già il consiglio comunale e lì non ho difficoltà a rapportarmi con lui».
Qualche tempo fa, criticando il comportamento di Galeotti, il Sindaco Giuntini citò come esempio di confronto politico, magari forte ma leale, quello avvenuto a suo tempo in consiglio comunale tra l’esponente di maggioranza Torquato Fusi e Mazzini Vannini.