CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-08-28
PANORAMA POLITICO
Autostrada, scontro tra Comune e Regione: “Parla di democrazia, poi si scorda gli atti
ORBETELLO E’ polemica tra Comune e Regione sul Corridoio Tirenico. Tutto nasce dalla comunicazione dell’assessore regionale alle infrastrutture per la mobilità, logistica, viabilità e trasporti giunta il 22 agosto, nella quale si informava il Comune della presenza alla Regione Toscana e al Ministero delle infrastrutture della documentazione di aggiornamento sulla proposta di autostrada nel tratto Fonteblanda-Talamone. “Al nascere sulla stampa delle prime voci di un nuovo progetto – si legge in una nota del Comune di Orbetello – il sindaco si era premurato di domandare al presidente Rossi informazioni ed eventuali chiarimenti, richiesta caduta però nel vuoto”. Nonsolo: l’Amministrazione lagunare ha appreso che l’assessore regionale ha chiesto al Ministero e a Sat di invitare la documentazione relativa al nuovo progetto anche al Comune di Orbetello. “Avremmo gradito da parte della Regione l’invio diretto dei documenti per poter tirare le nostre considerazioni insieme alla stessa Regione nell’ambito dei rapporti interistituzionali, dato che si tratta di proposte che si vogliono presentare sul nostro territorio. La Regione Toscana si dimostra ente all’avanguardia per quanto riguarda la democrazia partecipativa: il 2 agosto ha infatti pubblicato la legge regionale che introduce il ‘dibattito pubblico’. Nello spirito di questa democrazia partecipativa promossa dalla Regione e che noi condividiamo – ecco la stoccata del Comune – avremmo auspicato che desse il buon esempio tramite l’invio diretto dei documenti e non chiedendo a Ministero e Sat di fare datramite.La questione rientra tra l’altro nelle fattispecie previste dalla legge regionale, soprattutto negli articoli dove si parla di infrastrutture e politiche paesaggistiche per opere che devono ancora avere la valutazione d’impatto ambientale. Un impatto ambientale che, come abbiamo espresso anche nel ricorso al Tar, deve essere valutato nell’interezza dell’opera e non a spezzatino come fatto finora”.